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Cronaca

Fi Pi Li, Forza Italia con gli autotrasportatori: "No al pedaggio selettivo, non esiste in Italia"

Sulla nuova società pensata dalla Regione critiche anche dai 5 Stelle: "Sembra l'occasione per poter dare qualche nomina"

La Fi Pi Li è tornata al centro dell'attenzione, con il dibattito nelle scorse ore in consiglio regionale. Il presidente della Toscana Eugenio Giani ha riferito al consiglio sulla volontà di creare una nuova società di gestione dell'arteria stradale, la Toscana Strade Spa, inizialmente 100 per cento regionale, e ha confermato ancora una volta la volontà di introdurre un pedaggio per i camion, "rei" di essere maggiormente responsabili del deterioramento della carreggiata rispetto alle auto.

Gli autotrasportatori, che si oppongono con forza ad ogni ipotesi di pedaggio ed hanno annunciato manifestazioni contrarie, fino al "fermo" della superstrada schierando i tir a passo di lumaca, mantengono una posizione di netta chiusura.

"Secondo Giani per adeguare la Fi-Pi-Li sarebbero necessari 20-30 milioni l’anno e di questi 15-20 deriverebbero dal pagamento del pedaggio selettivo per i soli mezzi pesanti. Il presidente portaad esempio la Pedemontana Lombarda e la Pedemontana Veneta, ma quelle strade prima sono state costruite, anche con soldi pubblici, e solo dopo è arrivato il pedaggio", afferma Michele Santoni Presidente di CNA FITA Toscana. In sostanza: prima migliorate la strada, poi si discute del pedaggio, dicono le associazioni di categoria dei camionisti, che sottolineano come i tir paghino già un bollo molto più salato rispetto ad altri veicoli.

"Non è tassando il mondo del trasporto merci che si risolvono i problemi di una strada regionale per la quale sono stati spesi 43 milioni di euro in 3 anni, senza che disagi e code siano diminuiti. Gli enti locali non possono trattare gli autotrasportatori come un bancomat per tappare le buche e finanziare la nascita di Toscana Strade, ennesimo carrozzone pubblico. Senza contare che non esistono strade a pedaggio selettivo in Italia", dà man forte Marco Stella, capogruppo di Forza Italia in Regione.

Critiche anche da parte del Movimento 5 Stelle. “Le considerazioni del presidente Giani su come porre rimedio alla situazione della Fi Pi Li sono surreali. Si tratta di una strada regionale che negli anni ‘90 è nata con un progetto già vecchio e con gravi criticità. La sensazione è che si lavori per favorire la nascita di una Spa, dai costi non ancora ben definiti, per mettere in piedi un Cda di persone nominate. Quindi per interessi che nulla hanno a che fare con la viabilità, senza considerare le conseguenze che tali decisioni avranno sul tessuto economico della Toscana, che negli ultimi trent’anni è cresciuta intorno a questa arteria", dichiara la capogruppo dei pentastellati Irene Galletti, che aggiunge: “In un momento storico in cui l’aumento generalizzato dei prezzi, del carburante e dell’energia non ha precedenti, dare vita a questa nuovo soggetto pubblico di gestione significa scaricare sull’utente finale i costi con un pedaggio, che sarà raccolto secondo metodi non ancora ben definiti, e che nella sua realizzazione finale potrebbe interessare non solo i mezzi pesanti, ma anche gli automobilisti”. Al momento Giani, va detto, esclude comunque ogni ipotesi di pedaggio per le auto.

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