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Cronaca

Patrocini, Grassi: "Sì ai ricconi degli yacht e no a diritti umani e Pride?"

E' polemica sui patrocini concessi dal Comune: "Renzi disse sì anche alla cena Ferrari su Ponte Vecchio, tutti accontentati: basta che siano ricchi o amici"

Domani, venerdì 17, alle Murate avrebbe dovuto svolgersi l'incontro "Torture in Italia e in Europa, una questione di diritti umani", organizzato da Amnesty International, Arci e Associazione Riccardo Magherini (il 17 giugno sarebbe stato il compleanno di Riccardo, se il 3 marzo 2014 non fosse morte durante l'arresto, in borgo San Frediano, da parte di 4 carabinieri, ora imputati per omicidio colposo insieme a tre volontari della Croce Rossa). Si svolgerà invece alla Fondazione Kennedy, perché "il Comune è tornato indietro e non concederà gli spazi", hanno detto ieri gli organizzatori. Dopo domani, sabato, a Firenze andrà in scena il Gay Pride. Ad entrambi gli eventi il Comune di Firenze ha negato il patrocinio.

"Una cosa vergognosa, considerando gli altri eventi che il il Comune ha deciso di patrocinare senza battere ciglio", attacca Tommaso Grassi, capogruppo in consiglio comunale di Firenze Riparte a Sinistra, che si scaglia contro il sindaco Dario Nardella.

"In due anni da sindaco Nardella ha patrocinato di tutto - prosegue Grassi -: mostre a pagamento come Flora Firenze, poi fallite con debiti milionari, eventi privati di lusso, come l'incontro dei plurimilionari proprietari di yacht di lusso in Palazzo Vecchio, ai quali non è stato nemmeno chiesto di pagare l'affitto delle sale, con un mancato introito per le casse del Comune di 90mila euro".

Tra i tanti eventi patrocinati dal Comune anche Bridge of Love, l'installazione di alcune 'stanze' sull'Arno, all'altezza di San Niccolò, nei giorni scorsi, per una cena di beneficenza, "organizzata dal ricco Panconesi". Fatto che destò polemiche anche per la concomitante allerta meteo.

"Renzi, da sindaco, patrocinò pure la cena Ferrari sul Ponte Vecchio. Per essere patrocinata va bene qualsiasi iniziativa, basta che si tratti di amici o soggetti che possono essere utili in futuro, e che soprattutto abbiano tanto denaro. Niente patrocinio invece a chi rivendica diritti o chiede giustizia e verità. Nardella ci ripensi - conclude Grassi -, ha ancora qualche ora per rimediare alla figuraccia e concedere il patrocinio almeno al Gay Pride, non si capisce quale motivo ci sia per non concederlo".

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