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Cronaca Vaglia

Vaglia, incontro pubblico dei 5 Stelle sulla ex cava di Paterno

Il deputato Samuele Segoni ha inviato una interrogazione al Ministero per sapere come le istituzioni intendano regolarsi per la procedura di bonifica dell'area interessata

“Il prossimo 14 Novembre, incontrerò i cittadini per mettere a punto nuove iniziative per fare chiarezza su quella che sembra essere una discarica invisibile” lo ha annunciato il deputato toscano Samuele Segoni (M5S) presentando un’interrogazione scritta al Ministro dell'Ambiente sulla discarica realizzata nell’ex cava di Paterno (Vaglia).

"Sembra - ha spiegato Segoni presentando il quadro della situazione - che nell'area vi siano state depositate terre e residui di lavorazioni industriali contenenti sostanze inquinanti per l’ambiente e pericolose per la salute umana, per la quale sono in corso indagini presso la Procura della Repubblica di Firenze e accertamenti epidemiologici dell'ASL".

Segoni attacca: “Il rischio per la salute dei cittadini è alto. La roccia su cui è stata abusivamente realizzata la discarica – spiega inoltre - è di natura calcarea, caratterizzata da profonda fratturazione, altamente permeabile e collegata alla falda idrica sotterranea da inghiottitoi quali doline. Il sito si trova inoltre in zona sismica di categoria 2, la più alta della Toscana, in presenza di faglie attive insistenti proprio sul fronte di cava. Le polveri contenute nella discarica si diffondono nell’aria e, in caso di piogge, s’infiltrano nel sottosuolo nella galleria dell’Alta Velocità e si riversano nel torrente Carzola, afferente nella Carza e affluente di destra della Sieve, inquinando le fonti sotterranee di approvvigionamento dell’acqua potabile dei Comuni di Sesto, del Mugello a valle del Comune di Vaglia e di Firenze, nonché le acque superficiali”. 

Nei mesi scorsi dalle relazioni di Arpat è emersa la richiesta di una bonifica essenziale, da eseguire in tempi brevi. Segoni chiede al Ministro dell’Ambiente se intenda “porre in atto iniziative per bonificare l’area, se esistano fondi stanziati dal Governo a scopo di bonifica ed eventualmente come debbano fare i comuni per ottenere i mezzi finanziari necessari per i relativi lavori”.

“Galletti – aggiunge ancora il pentastellato - deve dirci se intenda usare i poteri sostitutivi per tutelare la popolazione qualora la Regione non accolga le osservazioni presentate dal Comitato Ambientale Vaglia, attestando in via definitiva nel Piano Regionale in corso di approvazione l’inidoneità del sito dell’ex cava di Paterno alla realizzazione di qualsiasi discarica”.
“Quello che chiediamo - conclude - è solamente di fare chiarezza sull’uso anomalo, favorito anche con la complicità di qualche politico locale, di un’area appartenente a società private che, al di là degli innumerevoli cambiamenti di denominazione negli ultimi decenni, hanno sempre fatto capo alle stesse persone, coinvolte anche nella vicenda TAV e in un’inchiesta sul riciclaggio di denaro sporco”.

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