rotate-mobile
Cronaca

San Bartolo a Cintoia: il sopralluogo per individuare esche avvelenate o pericolose

L’area è ampia e i cani si sono alternati nella ricerca ma durante l’intervento non sono stati rinvenuti pericoli

Questa mattina, 7 gennaio, in seguito alle notizie sui cani morti all'Isolotto per presunto avvelenamento stanno continuando i sopralluoghi della polizia municipale e la bonifica da parte dei carabinieri forestali con la collaborazione dell'Unità cinofila antiveleno di stanza a Follonica, presso il Reparto CC Biodiversità, per effettuare un’attività di bonifica.

Il sopralluogo, all’interno del parco pubblico di San Bartolo a Cintoia, è stato effettuato con il supporto anche del personale del reparto polizia ambientale della polizia municipale, mediante l’ausilio di due cani specializzati (un labrador e un pastore belga malinois) nell’individuazione di esche avvelenate/pericolose.

L’area è ampia e i cani si sono alternati nella ricerca ma durante l’intervento non sono stati tuttavia rinvenuti bocconi e/o esche. L’attività d’indagine è comunque ancora in corso, da parte del gruppo forestale di Firenze, unitamente al comando della polizia municipale di Firenze che aveva avviato i primissimi accertamenti. È previsto nei prossimi giorni lo svolgimento di un ulteriore sopralluogo mediante analoga unità cinofila presente a Chiusi della Verna (AR), dipendente dal Reparto CC Parco Foreste Casentinesi.

E' stato specificato dalle forze dell'ordine che una sola denuncia, al momento, è stata formalizzata a qualche giorno dai fatti: per la precisione il 4 gennaio, presso la stazione carabinieri di Legnaia riguardo il decesso di un labrador di nome Zoe. Nella denuncia si legge che la mattina del 31 dicembre la proprietaria, giunta nei pressi degli orti sociali di via delle isole, ha visto l'animale accasciarsi manifestando attacchi epilettici per poi morire dopo 10 minuti.

Cani avvelenati a Firenze, arriva la ricompensa per trovare li colpevole

Anche il capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi ha effettuato un sopralluogo ai parchi dell'Argingrosso e San Bartolo a Cintoia che ha dichiarato: "Voglio ringraziare i carabinieri forestali con il loro nucleo cinofilo antiveleno, la Polizia Municipale e l'Usl intervenuta sul posto con i propri veterinari. Questa terribile vicenda deve essere quanto prima risolta. Ipotizzabile che si tratti di un folle criminale che vigliaccamente vuole uccidere i cani, come di spacciatori che vogliono tenere lontano da occhi indiscreti i proprietari per svolgere tranquillamente il loro commercio illegale. Ma potrebbe anche trattarsi di uno spargimento accidentale di veleno. Per questo, a fianco delle indagini degli organi preposti, come consigliere comunale effettuerò un accesso agli atti per capire chi sia incaricato della manutenzione di queste aree verdi e in quali modalità venga svolta".

sopralluogo-parco-cani-1

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

San Bartolo a Cintoia: il sopralluogo per individuare esche avvelenate o pericolose

FirenzeToday è in caricamento