Arriva il magnate, e un altro palazzo storico si trasforma in hotel di lusso / FOTO
La notizia è riportata da 'Il Tirreno' e l'acquirente sarebbe un milionario russo
Mentre il Comune pensa a pedonalizzare via Cavour tra San Marco e via Martelli, magari con una fila di alberi nel messo, come riportava Repubblica nei giorni scorsi, e nega la "fuga" dei residenti dal centro, arriva la notizia che proprio in via Cavour l'ennesimo palazzo storico potrebbe essere trasformato in un hotel. Di lusso, ça va sans dire.
Si tratta di Palazzo Morrocchi, in via Cavour 21, e la notizia la riporta oggi Il Tirreno, che ricostruisce come negli ultimi tempi diverse attività che avevano sede nello storico palazzo abbiano chiuso o sarebbero sotto sfratto: il B&b Florence Dome e gli hotel Colomba e dei Macchiaioli, "già chiusi da tempo", la Trattoria Cavour, un bar, il museo Leonardo che ha traslocato da un paio d'anni.
Tutte attività, ricostruisce Il Tirreno, "sfrattate" lì dove sorgerebbe l'ennesimo hotel del centro storico. Ad acquistare il palazzo ("che conserva preziosissimi affreschi di Ademollo, Dinnini, Fattori, Lanfredini, Ussi e Rapisardi", si legge ancora sul quotidiano di viale don Minzoni) sarebbe stato un milionario magnate russo, sul cui nome ovviamente c'è il riserbo più assoluto.
Il condizionale però è d'obbligo: con le nuove norme urbanistiche non possono aprire alberghi con superficie totale superiore ai 2mila metri quadri, quindi c'è da capire come sarà trasformato il palazzo.
Soprattutto nel post pandemia, con molte attività costrette a chiudere e fondi e palazzi magari messi in vendita a prezzi relativamente 'stracciati' da chi si vedeva strozzato da debiti o necessità di avere in mano liquidità, fondi esteri e milionari hanno fatto a gara, in tutta Italia, per mangiarsi appartamenti e palazzi, magari da affidare ad agenzie che lavorano nel settore degli affitti brevi, dove manca qualsivoglia regola. Sarebbe solo l'ultimo caso. Nelle prossime ore sulla questione dovrebbe pronunciarsi Palazzo Vecchio ed ovviamente ve ne daremo conto.
Il referendum cittadino contro "speculazione e città del lusso"
