rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Cinque opere d'arte per il Palazzo di Giustizia

All'inaugurazione il sindaco: "Bando che ripeteremo per Fortezza, Meccanotessile e Manifattura"

Cinque nuove opere per il Palazzo di Giustizia. Il sindaco di Firenze Dario Nardella le ha inaugurate oggi: sono vincitrici del concorso internazionale di arte contemporanea nato per abbellire la struttura e i suoi dintorni a Novoli. Il concorso, indetto nell’agosto 2015, aveva avuto subito successo, tanto che sono arrivate 228 domande, anche dall’estero. 

“La legge del 1949 – ha sottolineato il sindaco riferendosi alla normativa che ha permesso le installazioni – è un po’ dimenticata. Firenze vuole invece attualizzarla e continuare a crederci, dando agli artisti un messaggio positivo e invitandoli a restare protagonisti e a lanciare nuovi stili e avanguardie. Non a caso abbiamo voluto, nel concorso, che ci fosse una sezione riservata agli under 35”.

“Il Palazzo di giustizia – ha aggiunto – è e deve essere simbolo non solo di processi ma di giustizia, umanità e civiltà. Attraverso queste opere vogliamo lanciare un’alleanza tra cultura e giustizia, tra arte e diritti. Si tratta di un’alleanza bella e sensata ma ahimè controcorrente nel nostro Paese”. “Firenze intende applicare questa legge – ha concluso – anche per altri investimenti pubblici, per esempio nelle opere di riqualificazione della Fortezza, del Meccanotessile, della Manifattura Tabacchi. Chiederemo al ministero competente se anche la tramvia possa rientrare nell’ambito di applicazione”.

I vincitori, decretati all’inizio dell’anno, sono il giapponese Shigeru Saito con "Prima del tramonto"; Antonio Violetta con "Giustizia"; Sislej Xhafa, artista proveniente dal Kosovo, con "J"; Virginia Zanetti con "Il cielo stellato sopra di me, la legge morale in me", e Mauro Pace insieme a Saverio Villirillo e Gregorio De Luca Comandini con "Metabole".

Il tema delle opere, come prevede il bando, tiene conto “dell’ambientazione all’interno di uno spazio dedicato alla giustizia e ai diritti umani e civili: il tribunale inteso come luogo dell’ordine virtuoso dei rapporti umani in funzione del riconoscimento e del trattamento istituzionale di una persona, spazio dedicato al rispetto di un codice che regolamenta i comportamenti ammessi e non ammessi in una comunità umana”. Le opere devono inoltre “valorizzare e sottolineare l’importanza nella nostra società di valori quali la giustizia, il rispetto, la parità, l’imparzialità, i diritti e i doveri di ogni singolo essere umano".

Palazzo di Giustizia: arrivano le opere d'arte

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cinque opere d'arte per il Palazzo di Giustizia

FirenzeToday è in caricamento