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Cronaca Peretola / Via de' Vespucci

Calcio violento: l'arbitro gli ammonisce il figlio e lui lo prende a pugni

E' accaduto durante il match del campionato giovanissimi provinciali under 14, tra la Polisportiva Firenze Ovest e l’Albereta San Salvi. Il padre, ubriaco, ha aggredito anche uno spettatore e i carabinieri ed è stato arrestato

Nella serata di ieri, i carabinieri della stazione di Peretola e della squadra di intervento operativo del 6° Battaglione Toscana hanno arrestato in flagranza di reato un 34enne fiorentino già noto alle forze dell'ordine, per violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.

Alle 19.30, infatti, alla centrale operativa del comando provinciale è giunta una richiesta di intervento per una lite scoppiata al campo sportivo comunale di via de' Vespucci dove, al termine di un incontro calcistico valevole per il campionato giovanissimi provinciali under 14, tra la Polisportiva Firenze Ovest e l’Albereta San Salvi, il padre di uno dei giocatori della squadra di casa aveva aggredito con un pugno al volto il direttore di gara e, successivamente, anche uno spettatore, intervenuto in soccorso, spintonato e colpito con un calcio al ginocchio.

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Alla vista dei carabinieri giunti sul posto e subito impegnati nell’accertamento dei fatti e nel tentativo di tranquillizzare l’uomo e allontanare una bottiglia di vetro nella sua disponibilità, questi, apparso in stato di alterazione psicofisica dovuto verosimilmente all’abuso di alcol, iniziava a spintonarli e a proferire ogni sorta di minaccia e offesa nei loro confronti, arrivando a colpire con un calcio al ginocchio uno dei militari che riportava lievi lesioni. 

Immobilizzato e condotto presso gli uffici della stazione di Peretola, spiegano i militari, "reiterava le condotte oltraggiose, tentando di colpire i militari, uno dei quali veniva raggiunto da una sputo". Dichiarato in stato di arresto l’uomo, ritenuto altresì responsabile dei reati di percosse e lesioni personali nei confronti del direttore di gara e dello spettatore, veniva trattenuto in camera di sicurezza in attesa del giudizio con rito direttissimo, previsto nella mattinata di domani 9 maggio.

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Sulla base degli elementi sinora raccolti, nonché dalla dinamica dei fatti come emersa dalle persone escusse, tra cui il direttore di gara e lo spettatore che, peraltro, sporgevano formale querela per quanto accaduto, si evince che, durante l’incontro, il direttore di gara aveva ammonito il figlio del soggetto arrestato il quale, dagli spalti aveva iniziato ad urlare ed offendere l’arbitro, suscitando la reazione di altri spettatori uno dei quali, solo perché aveva cercato di tranquillizzarlo, era stato minacciato, costringendo l’arbitro ad interrompere temporaneamente la partita. 

Ristabilita la calma, la partita era proseguita regolarmente fino alla fine allorquando l’arbitro, poco prima di lasciare l’impianto, era stato aggredito dal medesimo uomo che gli aveva sferrato un pugno al volto, aggredendo anche un altro spettatore intervenuto in difesa del giovane arbitro, prima di essere definitivamente immobilizzato dai carabinieri. Il militare e lo spettatore feriti, ricorsi alle cure mediche, hanno riportato lesioni giudicate guaribili rispettivamente in giorni 4 e 7 mentre l’arbitro si riservava di fornire referto medico una volta recatosi in ospedale.

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