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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Via dell'Arte della Lana

Ecco perché Orsanmichele si chiama così

A metà strada tra il duomo di Santa Maria del Fiore e Palazzo Vecchio, in via de' Calzaiuoli esisteva un monastero femminile con molti terreni adibiti ad orto. Il primitivo oratorio del monastero fu sostituito intorno alla metà dell'VIII secolo dalla piccola chiesa dedicata a San Michele Arcangelo, chiamata San Michele in Orto, da cui derivò il nome di "Orsanmichele".

La chiesa fu demolita nel 1240 per creare una loggia destinata al mercato delle granaglie. Una prima loggia viene fatta risalire a Arnolfo di Cambio nel 1290. Su uno dei pilastri si trovava un dipinto, forse ad affresco, di una Madonna del Popolo, ritenuta miracolosa e oggetto di grande devozione popolare. La loggia fu gravemente danneggiata da un incendio il 10 luglio 1304, venne ricostruita tra il 1337 e il 1350 e le fu data la forma attuale, di maggiori dimensioni e a pianta rettangolare su progetto del Talenti.

Alla fine del quindicesimo secolo il mercato venne spostato e l'edificio del Talenti venne trasformato in chiesa che mantenne così quella forma insolita per gli edifici religiosi con pianta rettangolare. Per volontà della Signoria la struttura avrebbe dovuto ospitare le statue dei Santi protettori delle varie corporazioni delle Arti, i loro stemmi infatti si trovano sopra le nicchie (alcuni sono stati realizzati dai Della Robbia).

«E ordinossi che ciascuna arte di Firenze prendesse il suo pilastro, e in quello facesse fare la figura di quel santo in cui l'arte ha riverenza; e ogni anno per la festa del detto santo i consoli della detta arte facessono co' suoi artefici offerta, e quella fosse della compagnia di Santa Maria d'Orto San Michele per dispensare a' poveri di Dio; che fu bello ordine e divoto e onorevole a tutta la città» Giovanni Villani.

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