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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico

Il Tar da ragione ai minimarket e annulla l'ordinanza antialcol delle 21:15

Dopo l'entrata in vigore dell'ordinanza comunale i proprietari dei piccoli esercenti avevano ricorso al giudice amministrativo. Fipe Confcommercio: "Ora sensibilizzare i giovani"

Alla fine nella ‘faida’ tra minimarket e Comune è stato il Tar della Toscana a dare ragione ai primi e annullare la delibera del secondo. Il giudice infatti ha dato ragione ai gestori dei piccoli esercizi commerciali sparsi per le vie del centro storico. A loro l’amministrazione Renzi, recentemente, aveva impedito di vendere alcolici oltrepassate le 21:15. Un’ordinanza prima impugnata ed oggi, dopo la sentenza, carta straccia. “Una sconfitta annunciata”, ha subito sottolineato il capogruppo di Lista Galli Cittadini per Firenze Giovanni Galli. “Il limite delle 21,15 per la vendita di alcolici – ha continuato – risultava infatti assai poco realistico e forse pensato più per far clamore sui giornali che per avere una reale efficacia”.
“Ma il problema dell’abuso di alcol, soprattutto da parte dei più giovani, e i grossi rischi per la sicurezza sulla strada nelle notti fiorentine, purtroppo, resta – ha aggiunto Galli –. Per questo, l’amministrazione, dopo questo passo falso, deve immediatamente studiare un modo efficace per contrastare la vendita indiscriminata e senza orari di alcolici a basso costo da parte di questi esercizi commerciali. Da parte nostra chiediamo che vengano effettuati severi controlli sulla vendita, con particolare attenzione nei confronti dei minori”.

FIPE CONFCOMMERCIO – “Abbiamo fatto un atto di dovere civico accettando e condividendo la delibera del Comune di Firenze che limitava, dall'11 dicembre 2012, alle 21.15, l'orario oltre il quale non era più consentito vendere alcol da asporto. Prendiamo atto dell'annullamento dell'ordinanza da parte del Tar ma siamo però convinti che sia necessario attivare nuove iniziative per sensibilizzare in particolar modo i giovani sul pericolo dovuto all'abuso di alcol”. Fipe Confcommercio auspica nuovamente che l'Amministrazione fiorentina condivida la necessità di un ripristino dell'autorizzazione per la vendita e somministrazione delle bevande alcoliche. Sarebbe necessario infatti un confronto sul tema e sulla necessità di distinguere l'autorizzazione per "il commercio di alcol" da quella dei restanti generi alimentari. L' attuale normativa infatti si presta a più interpretazioni e il codice regionale del commercio attualmente non prevede distingui.  Si considera inoltre prioritario l'inserimento di tale materia nei corsi di autocontrollo alimentare (Haccp). Da non trascurare neanche l'aspetto legato alla promozione dello sballo e degli eventi abusivi, che trova soprattutto nei canali informatici, un formidabile veicolo di diffusione".

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