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Mondo Convenienza, tensione altissima: operaio investito e presidio sgomberato / VIDEO

I lavoratori in appalto però continuano il presidio: “Lottiamo per i nostri diritti”

Mattinata ad altissima tensione a Campi Bisenzio, dove da una settimana un gruppo di lavoratori in appalto per Mondo Convenienza sta protestando con tanto di presidio di fronte ai cancelli. Alcuni di loro sono stati investiti poco dopo le 8 da un furgone davanti al deposito di via Parco Marinella, una persona è finita in ospedale per fortuna, pare, senza conseguenze serie. “Alla guida c’era il vice capo di RL2 (la cooperativa che ha l’appalto) - dicono davanti al magazzino di via Gattinella facchini e autisti che stanno scioperando - È stato un gesto criminale perché nessuno stava bloccando niente, eravamo sul marciapiede”. Il mezzo ha sfondato una recinzione del deposito e poi ha proseguito per una decina di metri con i lavoratori davanti. E proprio in via Gattinella, invece, il picchetto è stato sgomberato dalle forze dell’ordine accorse in gran numero, con i manifestanti trascinati lontano dai cancelli e guardati a vista. 

“Noi continueremo con la protesta - promette Luca Toscano, coordinatore del sindacato Si Cobas - e a raccontare cosa succede a Mondo Convenienza. La loro forza è il prezzo, ma il peso lo pagano i lavoratori.  È un’azienda che fattura un miliardo e che senza queste persone non è niente, perché non produce nulla. Chiediamo venga applicato il contratto della logistica, come era fino al 2017 e che la retribuzione sia ‘pulita’ non attraverso la voce ‘trasferta’, rimborsi spese su cui non vengono pagati i contributi, che poi viene letteralmente fatta a pezzi dal fantomatico regolamento aziendale interno”. La ‘trasferta’, che comprende essenzialmente gli straordinari (c’è chi lavora fino a 300 ore al mese) è infatti garantita con 22 giorni “di servizio”, se si scende sotto questa quota salta: bastano, per dire, quattro giorni di malattia. “È ora che anche la politica parli, invece di delegare soltanto alle forze dell’ordine. Abbiamo appreso positivamente l’iniziativa del sindaco di Campi, ma al momento dalla Regione non è arrivata nessuna comunicazione”.

Le testimonianze

“La mia giornata comincia alle 7 e si conclude alle 22/23 - dice Shoaib, pakistano da due anni in appalto per Mondo Convenienza - Inoltre la responsabilità è mia per qualsiasi cosa: danno al furgone, ai mobili, alla casa del cliente. E lavoriamo in condizioni terribili: non abbiamo attrezzatura di sicurezza per la consegna di frigo e lavatrici. Spostare elettrodomestici senza carrelli è molto faticoso e pericoloso, anche perché spesso non ci sono ascensori o sono troppo piccoli per farceli entrare”, sottolinea mentre fa vedere sul telefonino le scale di alcune abitazioni dove ha trasportato i mobili.

Mohammed, anche lui pakistano, porta invece sulle braccia e sulla maglietta i segni dello sgombero: “Mi ero messo davanti a un furgone e sono stato trascinato via con la forza. Ma noi stiamo solo chiedendo il rispetto dei nostri diritti. Non è possibile partire la mattina e dover rientrare, qualsiasi cosa accada, solo quando il furgone è vuoto, altrimenti ti tagliano lo stipendio attraverso la trasferta. Te lo dicono anche: ‘non provare a rientrare se non hai finito’. E infatti nessuno resiste più di qualche mese, o addirittura settimane. Le eccezioni sono pochissime”. 

A portare solidarietà ai lavoratori di Mondo Convenienza, la consigliera comunale in Palazzo Vecchio Antonella Bundu e una delegazione del Collettivo di fabbrica Ex Gkn: “È singolare che il governo della legalità si schieri contro queste persone che stanno chiedendo il rispetto dei contratti nazionali, denunciando invece condizioni di lavoro senza contributi, con straordinari in nero e fuori da ogni regola”.

Sgombero del presidio a Mondo Convenienza


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