Gkn, via all'incontro in prefettura. La protesta assordante degli operai: "Non molliamo" / VIDEO
Mentre dentro si svolge il tavolo di crisi, fuori la rumorosa presenza degli operai: "La Gkn non si tocca"
Una rabbia ritmata da tamburi e percussioni, fischietti e cori. Sotto la Prefettura di Firenze, mentre all'interno è in corso il tavolo convocato dal Mise (Ministero dello sviluppo economico), è iniziato intorno alle 14 il rumoroso presidio dei lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio, licenziati in tronco in 422 venerdì scorso tramite mail.
Un sit-in animato dal Collettivo di fabbrica che dallo stabilimento di Campi Bisenzio si è spostato sotto Palazzo Medici Riccardi. A quanto si apprende, l'azienda non è presente fisicamente alla riunione ma partecipa in collegamento da remoto.
'Sciopero, sciopero generale', 'la Gkn siamo noi', 'non molliamo', 'la Gkn non si tocca, la difenderemo con la lotta', gridano gli operai in un assordante presidio, le cui voci sicuramente arrivano anche all'interno della prefettura.
"Per quel che ne sappiamo l'incontro potrebbe essere breve e una farsa. Se scendiamo e diciamo che l'incontro è stato breve e una farsa voglio che sia chiaro che questo non è un problema nostro. Noi iniziamo a cantare e si parte in corteo. Non voglio vedere mezza smorfia di demoralizzazione, non glielo permettiamo. Nessuno ferma la rabbia operaia", dice Dario Salvetti, delegato Rsu, prima di salire all'incontro.
Il tavolo è presieduto dalla viceministra al Mise Alessandra Todde. Stanno partecipando Ministero del Lavoro, Regione Toscana, Comune di Firenze, Comune di Campi Bisenzio, GKN Driveline Firenze S.p.A, Confindustria Firenze e sindacati. L'azienda, come detto, è in videoconferenza.
"Quando imbocchi la strada per andare al Mise, imbocchi la strada percorsa da migliaia di altre vertenze. Lungo quella strada si sono persi quasi tutti. Cotti a fuoco lento da una girandola di tavoli e promesse, piegati dai peggiori ricatti, dalla rassegnazione o dalla disperazione economica", si legge intanto sulla pagina Facebook del Collettivo di Fabbrica.
"Noi - si legge ancora -, non abbiamo la presunzione di essere più bravi, più coraggiosi o semplicemente migliori di chi ci ha preceduto. Siamo fragili. Con le nostre paure e i nostri egoismi. Non c'è nulla da idealizzare in noi. Sappiamo di avere a che fare con dei professionisti della miseria e della divisione dei lavoratori. Noi siamo uguali a tutti coloro che ci hanno preceduto. Ci portiamo dietro tutte le ferite e le sconfitte delle precedenti vertenze. Siamo e siamo stati i minatori sardi, gli operai dell'Alfa Romeo di Arese, di Termini Imerese, siamo gli operai della Bekaert ecc. ecc. Ma proprio perché li portiamo tutti con noi, perché li sentiamo sulla nostra pelle, noi possiamo provare a essere diversi. Saremo diversi se saremo tutti. Si perde sempre, tranne quella volta che si vince. Noi siamo in fabbrica. Questa è casa nostra. Da qua non ci muoviamo. Se sfondano qua, sfondano dappertutto. Fatevi un favore. Unitevi alla lotta".
Lunedì 19 luglio è previsto lo sciopero generale provinciale con manifestazione dalle 9 in piazza Santa Croce a Firenze, mentre per il 24 luglio è prevista un'iniziativa nazionale.