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Cronaca

Omicidio in centro, Lega e destra attaccano: "Vogliamo zone rosse e provvedimenti speciali"

Il Carroccio torna a invocare le 'zone rosse', già bocciate dal Tar

Dopo l'omicidio di ieri mattina in via Sant'Antonino, dove un uomo di 33 anni è morto a causa di un accoltellamento, destra e Lega si scatenano sulla questione sicurezza e anche le associazioni di categoria chiedono maggiori interventi.

“A Firenze si delinque senza sosta e senza conseguenze. La scorsa settimana i poliziotti feriti alla stazione, ora una persona morta accoltellata in un pub del centro. Questi delinquenti si sentono liberi di fare quel che vogliono”, commenta Jacopo Alberti, consigliere regionale della Lega.

“Vogliamo le 'zone rosse' in tutte le città (già bocciate però dal Tar, ndr), l’Esercito e i taser alle forze dell'ordine”, chiede Alberti, dopo che il collega consigliere comunale Antonio Montelatici era arrivato nei giorni scorsi a chiedere i fucili semiautomatici per i vigili urbani (ma, è la risposta del comando, non si può).

All'attacco il consigliere regionale Paolo Marcheschi di Fratelli d'Italia “Firenze è ormai fuori controllo” e che invoca “provvedimenti speciali”.

Preoccupazione viene espressa anche tra i commercianti. “Un nuovo episodio di criminalità a poca distanza dall'area stazione desta preoccupazione e sincero sgomento tra le imprese dell'area. Serve un coordinamento sicurezza interforze che agisca nell'area Stazione/San Lorenzo in collaborazione con le associazioni di categoria”, chiede Santino Cannamela, presidente Confesercenti Firenze, oltre a chiedere “certezza della pena e concreta punibilità di alcuni reati” (anche se ciò riguarda normative nazionali).

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