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Cronaca Centro Storico / Via della Condotta

Arrestati i due responsabili dell'omicidio di via della Condotta | FOTO

Arrestati i due georgiani ritenuti responsabili dell'omicidio avvenuto all'interno di un appartamento di Via della Condotta. Si continua a indagare per verificare legami tra una vittima e la mafia georgiana

Mercoledì sono stati arrestati nella periferia di Berlino i due cittadini georgiani, Toma Talakhadze di 23 anni, e Levan Nozadze di 29, accusati di aver commesso l’omicidio di un connazionale di 33anni all’interno di un appartamento di via della Condotta. Un assassinio cruento quello del 18 luglio scorso nel centro storico di Firenze. Episodio di sangue in cui rimase ferito in modo grave anche lo zio cinquantenne della vittima.

Quel giorno la coppia fuggì a piedi, costeggiando le strade intorno a Palazzo Vecchio con ancora gli abiti imbrattati di sangue. Il tutto sotto l’occhio delle telecamere della sede comunale. Dopo due mesi di latitanza i presunti killer sono stati braccati in Germania in un blitz delle forze speciali tedesche, che si sono recate sul posto grazie alle indicazioni fornite dagli uomini della squadra mobile fiorentina.

La coppia si nascondeva in una soffitta della periferia della città tedesca. Nel corso del blitz, avvenuto davanti a una scuola evacuata prima dell'operazione, sono state chiuse tutte le strade nell'arco di 100 metri dall'abitazione e sono stati sparati in aria colpi di avvertimento.
Le manette, l'operazione è stata condotta dall'Interpol e da 'sirene', l'ufficio europeo che gestisce la cattura dei latitanti, sono scattate a seguito del mandato di arresto europeo emesso dal gip di Firenze su richiesta del pm Leopoldo De Gregorio.

Arresti per l'omicidio di Via della Condotta


MOVENTE – Sin da subito gli inquirenti hanno sospettato che dietro al delitto si celasse un debito per dei furti in appartamento. Ipotesi che ha trovato parziale conferma: la coppia doveva infatti 20mila euro al 55enne trovato in gravissime condizioni. Infatti l’obbiettivo dell’aggressione sarebbe stato lo zio e non la vittima. L'uomo, sul quale sono in corso accertamenti per fare luce su collegamenti con la mafia georgiana, pretendeva dai due il denaro a titolo di indennizzo per l'uso di un'auto a lui intestata e per alcune multe prese utilizzandola. Avrebbe minacciato di uccidere il figlio di pochi mesi della sorella di uno dei due.

Per questo, pressati dalle sue richieste, gli arrestati si sono presentati nel suo appartamento armati di coltelli. Quando il 55enne è riuscito a fuggire, approfittando dell'intervento di una delle due donne presenti nell'abitazione, i due hanno preso di mira il 23enne colpendolo a morte prima di darsi alla fuga.

La sera stessa la polizia, dopo averli identificati grazie alle telecamere, aveva perquisito la loro abitazione a Fucecchio. Comune in cui risiedevano anche le fidanzate degli arrestati. Proprio seguendo i movimenti delle partner la polizia è riuscita a risalire ai due latitanti. Le compagne nei giorni scorsi avevano prenotato via internet l'abitazione berlinese per i due fuggitivi. La fidanzata di uno dei due, partita per Berlino alcuni giorni fa, era nella casa al momento dell'irruzione delle forze speciali. Il 2 agosto scorso i due georgiani erano già stati arrestati dalla polizia tedesca per immigrazione illegale ma avevano fornito false identità.

Trovato morto in casa in via della Condotta

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