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Cronaca

Omicidio stradale: oltre 50mila firme ora la proposta di legge

Superato il tetto delle 50mila firme ora verrà presentata al Parlamento la legge di iniziativa popolare per inasprire le pene per chi causa un incidente ubriaco o drogato

In poco meno di sei mesi la sfida è stata vinta, almeno per il momento. Quattromila firme in più, 50mila minimo, di quelle necessarie per presentare in Parlamento una legge d'iniziativa popolare contro l’Omicidio Stradale. L’avvio della raccolta fu il due giugno per la commemorazione di Lorenzo Guarnieri, 17enne morto in un incidente, in cui il guidatore, ora condannato, risultò positivo all’alcol e alla cannabis.
La proposta chiede l’ inasprimento della norme del codice della strada per chi provoca incidenti in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.  Questo uno dei tasselli del progetto David, promosso dall’associazione intitolata al giovane assieme al Comune, volto a ridurre gli incidenti stradali.

DATI - Le adesioni sono state raccolte in Italia, 11 mila (20% del totale) arrivano da Firenze e provincia: segue Roma 3322 (6%), Milano 2781 (5%), Torino 2677 (5%), Palermo 1936 (4%), e le province di Latina 1852 (3%), Alessandria 1474 (2%), Livorno 1267 (2%) e Brindisi 1117 (2%) ma anche all’estero come quelle di connazionali residenti in Usa e Cina. Il faldone sarà consegnato a Renzi, bandiera dell'iniziativa nonchè primo firmatario della proposta, l’8 dicembre al Teatro Obihall, per la festa dell’Immacolata, durante la festa “VaLore alla vita”.

"Questa non è una proposta di legge di destra o di sinistra - ha detto il primo cittadino -, ma è una proposta di legge di giustizia nei confronti di persone per le quali la legge attuale non dà garanzie. Se una persona ruba un portafoglio o uccide, sotto effetto di droga o alcol, con un motorino è condannato alla stessa pena: è un assurdo giuridico che va assolutamente cambiato". "Grazie alla tenacia della famiglia Guarnieri - ha proseguito il sindaco - abbiamo raccolto oltre 53 mila firme, un mese prima della scadenza che ci eravamo dati. Adesso la vera sfida sarà trasformare la proposta di legge in una legge vera e propria". Per Renzi "la sicurezza stradale non può essere un tema del quale si parla piangendo il giorno dopo un incidente, ma bisogna avere il coraggio di considerarlo un fatto politico di grande impatto: 4090 morti sulle strade italiane l'anno - ha continuato - significa un danno enorme dal punto di vista civile, sociale e familiare. La comunità non deve vivere solo di emozione, ma deve essere in grado di affrontare questo problema".
L’omicidio stradale, è stato inoltre ricordato oggi, è uno dei 35 punti del progetto 'David' sulla sicurezza stradale che si propone di salvare 58 vite umane e ridurre di 1000 i feriti gravi a Firenze sino al 2020. "Il progetto 'David' - ha affermato Renzi - è il nostro 'metronomo' quotidiano che ci dà il tempo e lo stimolo per impegnarci nella sicurezza stradale, dall'illuminazione agli attraversamenti pedonali, dalle piste ciclabili alle asfaltature".
 

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