rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Scandicci / Piazza Piave

Morto dopo una raffica di coltellate: carpentiere finisce in manette 

La vittima aveva 50 anni. In manette un conoscente

Nel tardo pomeriggio di ieri è scattato il fermo per un 48enne albanese, Ilir Leba, come precisa la Nazione, accusato di essere l'autore dell'accoltellamento finito in tragedia che si è verificato nella notte tra sabato e domenica in piazza Piave a Scandicci. E a seguito del quale un agente immobiliare di 50 anni, Tommaso Dini, è morto alcune ore dopo all’ospedale San Giovanni di Dio.

I due avrebbero litigato per motivi ancora da chiarire e, al culmine della lite, il carpentiere albanese avrebbe colpito il 50enne con una raffica di fendenti usando un coltellino, probabilmente da lavoro, all’esterno di un locale di piazza del “Comune vecchio”.

A seguito dell'aggressione alcuni presenti avevano soccorso il 50enne: non era cosciente e aveva gravi lesioni. Dopo esser stato colpito alla gamba e al torace, Dini era stato portato d'urgenza in ospedale in stato d'incoscienza. La prognosi è stata subito riservata. Nella mattinata di domenica l'uomo era stato sottoposto a un intervento chirurgico ma nel pomeriggio la situazione è precipitata, non ce l'ha fatta ed è morto. Lascia una moglie e due figli.

L'aggressione 22cfbe3d-c952-463e-8713-4b23c3fa2fd6-3

Nell'immediato, i carabinieri hanno raccolto le testimonianze dei presenti in piazza al momento dell'episodio, così da ricostruire la dinamica dell'accaduto. Nella tarda mattinata di ieri, domenica 27 marzo, il 48enne si è presentato alla stazione di Badia a Settimo insieme al suo avvocato.

L'uomo è poi stato condotto nella caserma di via Vivaldi e sottoposto a fermo. Si cerca ancora il coltello utilizzato, e potrebbe essere proprio il sospettato a fornire elementi utili per il ritrovamento della lama.

Leba è il socio di un'impresa edile con il fratello di Dini ed è residente a Scandicci, vicino a dove abitava la vittima. Prima dell'incontro in piazza, hanno ricostruito i militari, il 48enne aveva cenato con la moglie, quindi era uscito dopo aver riaccompagnato a casa lei e il figlio. 

Secondo gli investigatori, il movente potrebbe ricondursi a screzi pregressi tra i due, verosimilmente maturati in ambito lavorativo. Ma altre ipotesi non sono, al momento, da scartare.

Intanto Leba è stato portato al carcere di Sollicciano, con l'accusa di omicidio volontario. Oggi, lunedì 28 marzo, il pm affiderà al medico legale l'incarico per gli esami autoptici sulla salma di Dini. che si terranno domani. Sempre domani è previsto l'interrogatorio di garanzia davanti al gip per l'arrestato.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Morto dopo una raffica di coltellate: carpentiere finisce in manette 

FirenzeToday è in caricamento