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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Scandicci

Omicidio Niccolò Ciatti, i genitori ricevuti da Bonafede: “Dal ministro pieno sostegno”

Nel frattempo i giudici spagnoli hanno deciso che solo uno dei tre giovani inizialmente accusati di omicidio andrà a processo

I genitori di Niccolò Ciatti, il giovane ucciso in una discoteca di Lloret de Mar, in Spagna, due anni fa, sono stati ricevuti ieri a Roma dal ministro della giustizia Alfonso Bonafede (5 Stelle).

“Dal ministro abbiamo ricevuto pieno sostegno per tutte le iniziative che abbiamo intrapreso e che andremo a intraprendere, ci ha dato piena solidarietà, vicinanza e disponibilità per tutto quello che il governo potrà fare a livello politico nella nostra vicenda”, ha dichiarato all'Ansa al termine dell'incontro Luigi Ciatti.

“Inoltre si è detto d'accordo con le iniziative legali che abbiamo in corso, anche sul ricorso che faremo al tribunale di Girona contro le motivazioni della giudice di Blanes che ha rinviato a giudizio solo uno dei tre accusati, archiviando gli altri due che lo spalleggiavano”, ha aggiunto.

L'incontro è avvenuto a poca distanza dalle motivazione che ha portato la giudice spagnola a rinviare a giudizio solo uno dei tre giovani, di nazionalità cecena, inizialmente fermati per l'omicidio del 22enne fiorentino.

A processo andrà solo il 26enne Rassoul Bissoultanov, perché, scrive la giudice Chova Martì, “non esistono indizi di colpevolezza che permettano di attribuire la partecipazione alla rissa anche di Khabiboul Koabatov e Movsar Magomadov (rispettivamente 22 e 24 anni, ndr), che, quindi, non possono essere processati per omicidio”.

Nelle motivazioni si legge ancora, come scrive il Corriere Fiorentino, che i due giovani assolti “non hanno mai aggredito, né prima né dopo, Ciatti e i suoi amici. Né tantomeno hanno contribuito a causare la morte del ragazzo”.

I due, sempre secondo quanto scritto dal giudice istruttore, avrebbero “evitato che Bissoultanov potesse riavvicinarsi a Niccolò, al suolo e incosciente, per colpirlo ancora”.

Per Khabiboul Koabatov e Movsar Magomadov “non risulta neanche una partecipazione secondaria al delitto, come non risulta che si siano messi d'accordo preventivamente con l'autore materiale dell'omicidio”, si legge ancora.

Una ricostruzione che viene duramente contestata da Luigi Ciatti, che ha definito la decisione "inaccettabile". “Non avrò più pace e continuerò a sopravvivere a Niccolò con l'obiettivo di avere giustizia per mio figlio. Finché avrò vita farò di tutto per averla e per spedire quegli assassini in galera”, dice il padre di Niccolò.

E ancora, intervistato al Tg3. “Il provvedimento del giudice è insufficiente, mancano risposte e chiarimenti. Faremo ricorso, è impossibile una cosa del genere (l'assoluzione di due dei tre imputati, ndr). E' un fatto che dimostra con che sufficienza è stato visto il video, gli atti e le testimonianze, noi non lo accettiamo e andremo avanti per avere giustizia per Niccolò”.

Sul caso ieri è intervenuto anche il consigliere regionale di Forza Italia Marco Stella. “Chiediamo che la Regione Toscana convochi il console di Spagna a Firenze, per fare il punto della situazione e - aggiunge Stella - far sì che la famiglia Ciatti abbia a sua disposizione le autorità di quel Paese durante il dibattimento processuale. Ci auguriamo che il sistema giudiziario spagnolo arrivi a sentenza in tempi rapidi e che sanzioni duramente il colpevole. Non si può morire così, senza motivo”.

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