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Cronaca

Omicidio Duccio Dini: in appello l'accusa chiede di condannare anche i due imputati assolti in primo grado

Chiesta inoltre la conferma delle altre cinque condanne. L'assessore Meucci: "Delitto che merita pene severe"

La procura generale ha chiesto la conferma delle cinque condanne a 25 anni inflitte in primo grado ai responsabili dell'omicidio di Duccio Dini, il 29enne fiorentino investito e ucciso da un'auto impegnata in un inseguimento fra famiglie rivali di etnia rom, avvenuto nel 2018 sul viale Canova, all'Isolotto.

L'accusa ha chiesto anche la condanna di altri due componenti della spedizione, che in primo grado erano stati invece assolti. Il processo riprenderà il 26 maggio, con le arringhe dei difensori degli imputati.

Sempre a maggio, dovrebbe essere comunicata la data della sentenza, prevista per giugno.

Assessore Meucci: "Delitti così gravi meritano la pena più severa prevista"

“L’Amministrazione comunale, costituita parte civile fin dal primo grado, rinnova la vicinanza alla famiglia Dini e confida nella conferma delle condanne inflitte in primo grado e nell’accoglimento dell’appello della Procura Generale. Fatti delittuosi di tale gravità non potranno essere mai dimenticati e meritano la pena più severa prevista dall’ordinamento per questo tipo di reati”. Così l’assessore all’Avvocatura Elisabetta Meucci in merito alla seconda udienza del processo di appello per l’omicidio di Duccio Dini che si è svolta oggi dinanzi alla Corte di Assise di appello.

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