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Cronaca Scandicci

Omicidio Ciatti, il dolore infinito di babbo Luigi: presto scarcerato l'imputato ceceno per decorrenza dei termini

Il lottatore di Mma accusato dell'omicidio potrebbe darsi alla macchia. Il padre della vittima: "Vergogna, l'Italia intervenga"

Dalla Spagna arriva una notizia che purtroppo era nell'aria da tempo: il ceceno Rassoul Bissoultanov, principale ma non unico imputato per l’omicidio di Niccolò Ciatti, sta per uscire dal carcere.

La notizia, riportata da La Nazione Firenze, è arrivata direttamente a Luigi Ciatti dalla Spagna, assieme a una prima, seppur informale informazione sulla data della prima udienza.

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Il processo infatti inizierà tra novembre e dicembre e, secondo Luigi Ciatti, ciò comporterà in automatico la scarcerazione, forse già nelle prossime ore, dell'imputato ceceno, perché entro i quattro anni previsti per la carcerazione preventiva, il processo non avrà comunque inizio.

Una doccia gelata, spiega La Nazione, che ha provocato reazione rabbiosa di un genitore che dall’agosto del 2017, ha dedicato la sua vita alla ricerca della giustizia per suo figlio.

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"In quattro anni in Spagna non sono stati in grado di fare un processo, e non c’entra il covid. Uscirà impunito dopo quello che ha fatto a Niccolò, è vergognoso. Dovrebbe avere un obbligo di firma, ma non avrà neanche il braccialetto elettronico e anche se gli verrà ritirato il passaporto sarà libero di spostarsi per l’Europa. Ci sentiamo presi in giro. Perché l’Italia non interviene?" ha detto Luigi Ciatti a La Nazione.

L'omicidio di Niccolò

Il pestaggio che costò la vita di Niccolò, titolare di un banco al mercato di San Lorenzo e tifoso della Fiorentina, avvenne nell'estate del 2017 sulla pista da ballo della discoteca "St Trop" di Lloret de Mar, in Costa Brava, dove Ciatti stava trascorrendo una vacanza con gli amici scandiccesi. Si trovò di fronte tre ceceni addestrati alla lotta Mma. Nessuno intervenne mentre un paio di loro lo picchiavano. Rassoul Bissoultanov, poco più grande di Niccolò, gli sferrò un calcio alla testa. Niccolò non si rialzò più.


 

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