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Cronaca Scandicci

Omicidio Ciatti: il processo italiano va avanti

I giudici romani hanno ritenuto infondata la richiesta del legale di Bissoultanov

Il processo per l'omicidio di Niccolò Ciatti, il 21enne di Scandicci ucciso nell'agosto del 2017 a Lloret de Mar, in Spagna, andrà avanti anche in Italia. 

Lo hanno deciso i giudici della Corte d'Assise di Roma che hanno ritenuto "infondata" l'istanza presentata dalla difesa dell'imputato ceceno Rassoul Bissoultanov, già condannato in Spagna, con cui si chiedeva di chiudere il procedimento italiano.

L'avvocato di Bissoultanov a inizio giugno, aveva chiesto di chiudere il processo italiano per il principio del 'ne bis in idem' dopo la sentenza di primo grado pronunciata dal tribunale di Girona in Spagna che, lo scorso 3 giugno, ha condannato il ceceno con l'accusa di omicidio volontario assolvendo però l'altro ceceno, Movsar Magomadov. I giudici popolari hanno riconosciuto nell'azione del 29enne anche l'aggravante di aver colpito a tradimento. 

"Fortunatamente l'eccezione della difesa è stata respinta come ci aspettavamo e ora inizierà il dibattimento vero e proprio. Quello che cerchiamo è giustizia e verità. Stiamo aspettando ancora la quantificazione della pena dopo la sentenza in Spagna e ci auguriamo che l'Italia vada avanti i colpevoli sono due, non solo Bissoultanov, e credo che la pena che dovrebbero avere sia quella dell'ergastolo". Così Luigi Ciatti, padre di Niccolò, al termine dell'udienza.

Omicidio Ciatti: la difesa del ceceno prova a 'stoppare' il processo italiano

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