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Cronaca

Olimpiadi, finale di nuoto: Italia quinta staffetta 4x200

Megli: "Abbiamo dato tutto"

Alle Olimpiadi di Tokyo l’Italia si piazza al quinto posto nella 4x200 stile libero maschile. C’era tanta attesa per gli azzurri che hanno dato tutto in vasca nel corso della finale. 

Stefano Ballo (con il personale di 1'45''77), Matteo Ciampi (1'45''88), Filippo Megli (1'45''33) e Stefano Di Cola (1'46''26) chiudono in 7'03''24, non lontani dal record italiano di 7'02''01. Domina la Gran Bretagna trascinata in apertura e chiusura dai protagonisti della prova individuale, dall'oro Tom Dean (1'45''72) e dall'argento Duncan Scott (chiusura in 1'43''45), con nel mezzo James Guy (1'44"40) e Matthew Richards (1'45"01), per il record europeo sul 6'58''58; staccate di oltre tre secondi la Russia, argento in 7'01''81, e l'Australia campione del mondo, bronzo in 7'01''84. 

L'Italia entra in finale nella 4x200

Zero rimpianti e tanti margini per la staffetta coordinata dal tecnico federale Stefano Franceschi che prosegue il cammino di crescita iniziato con il bronzo agli europei di Glasgow 2018, proseguito con il quarto posto iridato in Corea del Sud nel 2019 e il terzo posto agli europei di Budapest lo scorso maggio. 

Orgoglioso il primatista italiano Filippo Megli (Carabinieri / RN Florentia): "Abbiamo dato tutto. Non c'è stata la soddisfazione della medaglia, ma di più non potevamo fare. Il nostro percorso continua come gruppo e singoli. Non abbiamo paura di come si è mosso il movimento dei 200 stile libero nel mondo, perché possiamo seguirlo senza problemi. Personalmente sono contento di essere tornato a nuotare sui miei tempi". "Siamo comunque soddisfatti del quinto posto - prosegue Ciampi,  tesserato per Esercito e Livorno Acquatics - Obiettivamente per il podio dovevamo sperare nel passo falso di quelli davanti a noi". Concludono all'unisono Stefano Ballo (Esercito / Time Limit) e Stefano Di Cola (Marina Militare / CC Aniene): "Abbiamo poco da recriminare. La medaglia era un sogno, ma abbiamo tutto per poter crescere e farci trovare pronti per i Giochi di Parigi. Siamo al livello delle nazioni più forti".
 

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