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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Fiorentina e nuovo stadio, Nardella: “L'opzione Mercafir? E' andata, lavoriamo per un nuovo Franchi”

Il sindaco si fa fotografare con lo striscione 'Io sto con Rocco' e sul possibile nuovo impianto in un altro comune cambia tono: “Nessuna invidia, sono sereno”

“Lo stadio a Campi? Mi opporrò con tutte le mie forze”. Era l'ottobre scorso quando il sindaco di Firenze (e della Città Metropolitana) Dario Nardella pronunciava queste parole, nei confronti di un Emiliano Fossi disposto a farsi in quattro per avere il nuovo impianto di Commisso nel proprio Comune.

Toni decisamente diversi, questa mattina, da parte di Nardella. “Se l'impianto dovesse finire in un altro comune? Nessuna invidia, nessuna gelosia. Sono sereno e lavoro per la mia città, ma la proprietà della Fiorentina è libera di valutare ogni opzione”, dice il primo cittadino nella prima conferenza post coronavirus in Palazzo Vecchio, ospitata nel Cortile di Michelozzo, con i giornalisti distanziati fino a dieci metri dalla pedana del sindaco.

In realtà però dalla conferenza stampa di oggi non è venuto fuori molto, se non la volontà di Nardella, vista l'onda social a favore di Rocco Commisso, di farsi vedere schierato accanto al presidente della Fiorentina, fino a farsi fotografare dietro allo striscione 'Io sto con Rocco', assieme alla vicesindaca Cristina Giachi e all'assessore allo sport Cosimo Guccione.

“Sostengo Rocco (Commisso, ndr) fin dal primo giorno e metteremo anche noi uno striscione (come quelli circolati sui social, ndr) su Palazzo Vecchio”, dice il sindaco. “Su presunti dissapori con Commisso ho letto ricostruzioni non veritiere, io sono con lui, lo voglio dire con chiarezza”.

Quanto alla questione nuovo stadio, l'unica 'notizia' di oggi è che lo stesso Nardella per la prima volta ammette chiaramente che l'opzione Mercafir ormai è di fatto chiusa. “La vicenda Mercafir è andata, ora guardiamo avanti. La variante urbanistica approvata servirà comunque a realizzare il nuovo mercato ortofrutticolo”, dice il primo cittadino.

Già. Con quali soldi, visto che i lavori, nei piani di Palazzo Vecchio, dovevano iniziare proprio con i denari eventualmente sborsati da Commisso per i terreni dell'area sud? Per ora, non è dato saperlo. Ma l'attenzione oggi era tutto sullo stadio, con il sindaco che torna a parlare di un recupero dell'Artemio Franchi e si scaglia nuovamente contro lacci e lacciuoli della burocrazia italica.

“E' uno scandalo, una vergogna internazionale che in Italia non si riesca a fare nuovi stadi né a recuperare quelli vecchi”, attacca Nardella, che garantisce di continuare a profondere il massimo impegno (leggi 'pressione') con la Sovrintendenza per vedere se ci sia modo di 'toccare' e riqualificare il Franchi in tempi rapidi e in modo efficace. Battaglia ardua.

“Continua il nostro lavoro per il Franchi e per la cittadella viola, sarebbe una riqualificazione per tutta l'area di Campo di Marte”, assicura Nardella, che si prodiga in messaggi benevoli a Commisso: “Lo aspetto a braccia aperte”.

Ma possibile che, oltre l'opzione Campi Bisenzio, all'interno del Comune di Firenze non ci siano altre possibili soluzioni? “Se e quando mi siederò ad un tavolo con Commisso sono pronto a considerare altre opzioni, niente è impossibile”, conclude sibillino un Nardella particolarmente sorridente. Probabilmente i due dovranno comunque mantenersi a distanza. Chissà se ciò sarà dovuto solo al Covid.

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