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Cronaca

Fiorentina e nuovo stadio a Campi, le associazioni ambientaliste: “Fermare l'iter, Piana già satura e quei terreni sono alluvionabili”

L'Osservatorio sulla Sostenibilità, che mette insieme numerose sigle ambientaliste, chiede di puntare sul Franchi e su Campi dice:  “E' un'area P3, a massimo rischio idraulico”

La Fiorentina di Rocco Commisso, spalleggiata dalla tifoseria viola, marcia a passi rapidi verso lo stadio a Campi Bisenzio.

Dopo l'opzione sui 36,5 ettari della famiglia Casini, martedì il direttore generale Joe Barone ha nuovamente incontrato il sindaco di Campi Emiliano Fossi. Scopo della visita, la firma della lettera di intenti da parte della società viola per l'acquisto dei terreni, così da far partire l'iter urbanistico che porti al nuovo impianto.

Su quei terreni mette però in guardia l'Osservatorio sulla Sostenibilità, una sigla nata recentemente e che mette insieme associazioni ambientaliste (tra le altre Legambiente e Wwf) ma non solo (Libera, Arci Firenze e altre).

“Non si parla solo del futuro sportivo della Fiorentina ma del futuro urbanistico, sociale ed ambientale di aree importanti del nostro territorio metropolitano”, scrive l'Osservatorio in una nota diramata qualche giorno fa.

“La costruzione di un nuovo stadio a Campi sarebbe un ulteriore grave consumo di suolo, in un'area dove tanto si continua a parlare di Parco della Piana ma dove poi nei fatti si va quasi sempre in direzione opposta”, si legge ancora.

Non solo. I terreni individuati “per l’ipotetico nuovo stadio e connessi altri esercizi ricadrebbero su un’area (quella in blu scuro nell'immagine che vedete sopra, tra via Salvador Allende e Villa Montalvo, tratta dal sito dell'Autorità di Bacino, ndr) classificata per quanto riguarda il rischio idraulico come massima pericolosità, classe P3, cioè area inondabile con tempi medi di ritorno inferiori a 30 anni. Si andrebbe quindi a costruire volumi ingentissimi in zona ad alto rischio idraulico, in contrasto con qualsiasi direttiva e logica”.

“Sarebbe molto rischioso costruire uno stadio e nuovi centri commerciali in tale area e le normative sul 'rischio alluvioni' - commenta Andrés Lasso, biologo, ex candidato sindaco di Firenze per i Verdi e uno degli attivisti dell'Osservatorio -, non lo consentono. Tali aree devono restare ad uso agricolo, per fare in modo che nei momenti critici non siano 'impermeabilizzate' e riescano a contenere l'acqua. Queste cose Commisso le sa? Qualcuno glielo dice?”.

L'Osservatorio ha lanciato un appello alle istituzioni e a Commisso per “fermare il consumo di ulteriore suolo" e che chiede invece di "puntare con forza su ristrutturazione e riqualificazione dello stadio Artemio Franchi e di tutta l'area di Campo di Marte”. Franchi sul quale restano al momento vincoli difficili da superare. Ma chissà, l'ultima porta forse non è ancora stata chiusa.

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