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Cronaca

Nuovo stadio, tanti dubbi: “Troppe questioni irrisolte, difficile realizzarlo”

Dalla compatibilità con la pista aeroportuale al ricorso al Tar di Unipol, ombre sul progetto viola

Un progetto bellissimo, ma contornato da dubbi e interrogativi sulla reale fattibilità, almeno a sentire le posizioni espresse dai consiglieri comunali di opposizione.

L'esposizione mediatica e le 'promesse' di questa mattina di Della Valle e Nardella fanno sperare i tifosi, ma restano diverse questioni insolute. A partire dal destino della Mercafir, l'area che ora accoglie il Mercato Ortofrutticolo e dove dovranno essere costruiti il nuovo stadio e la cittadella commerciale.

I grossisti, dopo avere rifiutato a lungo la proposta di emigrare all'Osmannoro, hanno accettato di traslocare in un'area di Castello, poco distante dalla posizione attuale. L'area individuata è però di proprietà di Unipol, che ha fatto ricorso al Tar contro la variante al Pue (Piano urbanistico esecutivo) che consente il trasferimento del mercato. Si attende la pronuncia del tribunale amministrativo.

Poi c'è la questione Peretola. "L'attuale pista aeroportuale, che secondo il Masterplan non sarà dismessa prima del 2023, è incompatibile con lo spostamento della Mercafir. Se i lavori del nuovo stadio partono nel secondo semestre del 2019 (come annunciato da Della Valle, ndr) che si fa della Mercafir? La chiudiamo fino al 2023?”, chiede Tommaso Grassi (Sinistra Italiana). Nardella assicura che il progetto dello stadio “non è incompatibile con l'aeroporto”. Ma la questione resta aperta.

“Il progetto è bello e ambizioso ma ad oggi è qualcosa che, a livello amministrativo, non è neppure sulla carta”, commenta Jacopo Cellai, Forza Italia. “Tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare”, gli fa eco Francesco Torselli (Fratelli d'Italia).

I 5 Stelle, che hanno disertato la presentazione perché chiedevano che il progetto passasse prima dal consiglio comunale, pongono invece l'accento sui 77mila metri quadri di nuove aree commerciali, che “non corrispondono certo al principio di 'volumi zero' e possono dare un colpo mortale al commercio di vicinato”, dice Silvia Noferi, in una zona dove i piccoli commercianti sono già stati duramente provati negli anni dall'apertura di un'Esselunga, una Coop e dal Multiplex con tutte le strutture annesse.

Per quanto riguarda l'aeroporto Noferi sottolinea poi che “la certificazione di Via (Valutazione di Impatto Ambientale, ndr) della commissione ministeriale è ancora top-secret. Come può sostenere il sindaco che le zone di rischio del nuovo aeroporto sono compatibili se non sono ancora state calcolate da nessuno?”.

“Per la cittadella viola si prevedono tempi lunghi. Si potrà parlare di nuovo stadio solo dopo aver risolto concretamente la questione Mercafir e la variante urbanistica di Castello. Questa mattina – conclude Miriam Amato, Alternativa Libera -, abbiamo assistito solo a un gran bello spot”. Staremo a vedere.

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