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Venerdì, 8 Dicembre 2023
Le ricerhe / San Jacopino / Via Maragliano

Kata: nuovo sopralluogo all'ex Astor, sul posto reparti specializzati

Sul posto un'unità specializzata dei carabinieri

Nuovo sopralluogo nell'ex hotel Astor di Via Maragliano, l'ultimo luogo in cui è stata vista per l'ultima volta Kata, la bimba peruviana di 5 anni svanita nel nulla lo scorso 10 giugno. Nella mattina di oggi i carabinieri sono tornati nella struttura già perquisita più volte in questi mesi. Questa volta però sono scesi in campo gli investigatori dello squadrone "Cacciatori Calabria", un'unità speciale dell'Arma dei Carabinieri, addestrato a operare in contesti di sequestri di persona e di lotta alla criminalità organizzata. Il nuovo sopralluogo viene definito dagli inquirenti più invasivo dei precedenti, con l'obiettivo di ricercare possibili tracce della piccola Kata in ogni intercapedine dell'albergo occupato al momento della sua sparizione da oltre cento persone, soprattutto cittadini sudamericani e romeni.

Il nuovo sopralluogo all'ex Astor

L'ipotesi principale dei pubblici ministeri titolari dell'indagine è che Kata sia stata vittima di un sequestro di persona a scopo di estorsione, che potrebbe essere derivato dai rapporti conflittuali tra gli occupanti le stanze che sono poi sfociati nei reati commessi durante l'occupazione dell'ex hotel. Alcuni stretti familiari della bambina sono risultati coinvolti in quei reati e sono stati arrestati. Tra le ipotesi sul rapimento di Kata c'è, infatti, anche quella di una ritorsione per il racket degli alloggi nell'ex albergo, che nel mese di agosto ha portato in carcere lo zio materno della piccola scomparsa. Neppure la pista della pedofilia è del tutto esclusa dall'inchiesta. L'obiettivo del nuovo sopralluogo è quello di individuare nell'edificio eventuali tracce della bimba o di chi l'avrebbe rapita.


Il padre torna in carcere

Nel frattempo il papà della piccola Kata, Miguel Angel Chicllo Romero, è tornato nuovamente in carcere. L'uomo è stato arrestato nella serata di ieri, per aver violato l'obbligo di firma: "La motivazione - ha spiegato l'avvocato Filippo Zanasi, difensore di fiducia - è da individuarsi nella mancata presentazione di Miguel presso la caserma dei carabinieri in due sole occasioni, in altre due si è presentato in ritardo. Tuttavia siamo fiduciosi di chiarire quanto prima che tale condotta non è stata attuata per sottrarsi all'obbligo bensì per le ragioni che rappresenteremo puntualmente alla magistratura". "L'arresto - ha aggiunto l'avvocato Sharon Matteoni, legale della mamma di Kata - non ha nulla a che vedere con l'indagine che riguarda la scomparsa della bambina".

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