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Cronaca

Campo rom del Poderaccio: quanti sono che ancora ci vivono

Il sindaco Nardella ha annunciato lo sgombero completo in 18 mesi

Il sindaco Dario Nardella nei giorni scorsi ha annunciato la chiusura completa del campo rom del Poderaccio entro 18 mesi. La questione è tornata oggi in consiglio comunale, dove gli assessori al sociale Sara Funaro e quello alla sicurezza Federico Gianassi hanno confermato l'impegno dell'amministrazione.

“Ad inizio mandato nel campo c'erano circa 470 persone, adesso sono 243, di cui 93 minori”, ha detto Funaro, rispondendo ad un question time di Giacomo Trombi (Firenze riparte a sinistra) che chiedeva di sapere se fossero stati rispettati gli indirizzi contenuti nella mozione approvata nel 2016 dal consiglio comunale sul superamento del campo.

“Una mozione che prevedeva un lavoro di ricognizione, così da poter attivare un percorso che presti anche la massima attenzione ai soggetti deboli, come anziani, portatori di handicap e bambini che vivono all'interno del campo”, ha sottolineato Trombi, ricordando che la mozione che chiedeva di avviare un percorso per superare il campo del Poderaccio “non fu votata da alcune forze politiche (Forza Italia e Fratelli d'Italia votarono no, a favore invece Pd e sinistra, ndr)”.

Sul tema è intervenuto anche Francesco Torselli (Fratelli d'Italia). “La promessa di Nardella non potrà essere attuata perché tra 18 mesi non sarà più lui a governare la città”, le parole del consigliere (si voterà per il nuovo sindaco nella primavera del 2019, Nardella con ogni probabilità si ricandiderà, ndr).

“Ci eravamo impegnati a dimezzare le presenze nel campo, che è l'unico regolare in città, entro il 2018. I numeri dimostrano che lo abbiamo fatto, ora acceleriamo per chiudere definitivamente il campo”, la replica di Gianassi.

Il campo è finito nell'occhio del ciclone la settimana scorsa, dopo la morte del 29enne Duccio Dini. Alla guida delle auto che si sono rincorse in maniera folle in via Canova, fino a travolgere e uccidere il ragazzo, c'erano infatti delle persone residenti nel campo rom, ora arrestate.

Una situazione che ha infiammato le polemiche in città fino alla sera prima dei funerali, avvenuti giovedì scorso. Alla vigilia del rito funebre la famiglia ha infatti chiesto di annullare una fiaccolata in ricordo del figlio, per paura di strumentalizzazioni sulla vicenda. Anche gli amici che hanno trasportato la bara di Duccio hanno chiesto, leggendo un messaggio in chiesa, che il giovane non fosse strumentalizzato a fini politici.

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