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Cronaca

Novoli: l'ex centrale Fiat si trasforma in Urban Centre. Con una terrazza panoramica

Partiti i lavori per dare nuova vita alla struttura. Nel complesso di San Donato in fase di completamento le opere per il centro polivalente

La ex centrale Fiat di Novoli si appresta a diventare il nuovo Urban Centre e spazio espositivo con terrazza panoramica su Firenze. Sono partiti i lavori per dare nuova vita e funzioni alla struttura, con la trasformazione della centrale dismessa in un nuovo polo a vocazione pubblica, culturale, di ascolto e informazione al cittadino.

I lavori, che saranno realizzati come oneri a scomputo dall’Immobiliare Novoli, sono stati appaltati al consorzio Conpat aggiudicatario della gara con il progetto redatto da un raggruppamento di giovani professionisti fiorentini coordinati dall’architetto Lorenzo Malavasi dello StudioMAM e in condivisione con la direzione artistica curata dal Comune di Firenze.

L’opera ultimata sarà ceduta dall’Immobiliare Novoli al Comune di Firenze. All’apertura del cantiere, dopo gli interventi di messa in sicurezza, era presente oggi l’assessore all’Urbanistica Cecilia Del Re insieme al presidente del quartiere 5 Cristiano Balli. Nel frattempo, sono in via di completamento i lavori nell’adiacente complesso di San Donato per realizzare il nuovo Centro polivalente, per il quale il Comune di Firenze pubblicherà a settembre l’avviso per ricevere manifestazioni di interesse per il progetto da insediare nei nuovi locali e poi individuare il soggetto gestore.  

“Abbiamo dato il via a lavori molto attesi che porteranno finalmente a dare nuova vita alla ex Centrale termica di Novoli - ha detto l’assessore Del Re - all’interno di un quartiere sempre più vivo e centrale grazie alle tante funzioni e nuove infrastrutture che negli ultimi anni hanno determinato un cambiamento radicale del volto e della vita di questa parte di città. L’ex centrale Fiat rappresenta un esempio importante di archeologia industriale, che valorizzeremo con più funzioni di apertura e coinvolgimento della cittadinanza: dall’Urban Centre al piano terreno per raccontare come cambia la città allo spazio espositivo nella affascinante sala delle caldaie, alla terrazza pubblica più alta di Firenze dove si gode a 360 gradi un panorama diverso e in qualche modo unico. A dare poi nuovi spazi alla collettività, arriverà presto anche lo spazio polivalente dentro il centro di San Donato, per il quale pubblicheremo a settembre un avviso per cercare proposte di progetti da realizzarvi per una fascia di età dagli 0 ai 99 anni, così come ha chiesto la cittadinanza”.

“Il quartiere di Novoli si candida sempre di più ad essere un nuovo centro cittadino - ha detto il presidente Balli - grazie a tutte le funzioni che negli ultimi anni hanno popolato questo territorio e alle nuove infrastrutture realizzate, che in pochi minuti collegano questo quartiere al cuore della città. Con oggi, completiamo altri due tasselli importanti per la rigenerazione di San Donato quali opportunità per la nostra comunità di vivere nuovi spazi pubblici con funzioni sociali, culturali e di aggregazione importanti e di cui abbiamo sempre più bisogno”. 

I lavori alla ex centrale termica Fiat

Il progetto di trasformazione della ex centrale Fiat prevede all’esterno una struttura metallica che richiama il disegno naturale della foglia su oltre 30 metri e una torre leggera per far passare il vento, con pannelli fotovoltaici per generare energia rinnovabile, verde verticale interno e 200 metri di led per illuminare in modo scenografico e celebrare gli elementi simbolici di uno dei più grandi esempi di archeologia industriale di Firenze. 

La trasformazione della centrale termica per l’inserimento delle nuove funzioni garantirà al tempo stesso la conservazione dei reperti industriali presenti all’interno della struttura. In particolare, dietro le vetrate del prospetto est sarà recuperata la grande sala delle caldaie con il sistema di scale e passerelle. Al piano terra, l’area di 360mq che si sviluppa tra i basamenti in cemento delle caldaie sarà aperta alla collettività con vocazione culturale e di informazione al cittadino. Lo spazio sarà dotato di servizi igienici, deposito e di un'area libera per incontri ed eventi, pensata per consentire un uso flessibile della struttura nel tempo. L’ingresso principale avverrà dagli spazi pubblici su via di Novoli e dalla nuova scala esterna con i relativi ascensori, ma sarà conservata e ripristinata anche l’originaria scala di collegamento con il piano terra. 

La nuova torre della scala e degli ascensori, con oltre 36 metri di altezza, sarà la più alta struttura metallica mai realizzata a Firenze, equivalente a un palazzo di 12 piani, e permetterà di raggiungere la terrazza panoramica realizzata sul tetto della centrale. Sul perimetro della copertura sarà realizzata una nuova delimitazione di sicurezza in vetro per fruire liberamente di una visuale unica verso il centro di Firenze e una struttura metallica ombreggiante per i fruitori, nella quale troveranno posto anche i pannelli fotovoltaici che alimenteranno i nuovi servizi. Sulla terrazza panoramica sarà ricostruita la ciminiera abbattuta per motivi di sicurezza, con un progetto che prevede il mantenimento del profilo originale attraverso una leggera struttura di lamelle metalliche e la riproduzione della caratteristica colorazione bianca e rossa necessaria per migliorare la visibilità nelle vicinanze dell’aeroporto. Sia la terrazza che i due livelli sottostanti saranno dati in gestione dal Comune per la realizzazione del ristorante panoramico più alto della città.

L’intero complesso dello stabilimento Fiat fu progettato dell'ingegnere torinese Vittorio Bonadè Bottino negli anni trenta e completato tra il 1938 e il 1939. L'edificio della centrale era destinato a contenere le due caldaie per la produzione di vapore e quindi energia elettrica alimentate dalla lignite autarchica. 

Il Centro polivalente di San Donato

Per promuovere la vocazione culturale e sociale dell’area di Novoli e creare un punto di riferimento per i cittadini, il Comune di Firenze pubblicherà a settembre un avviso con l’obiettivo di individuare un progetto da realizzarsi all’interno dei vari spazi presenti all’interno del centro di San Donato, i cui lavori sono in corso di ultimazione, per poi metterlo a bando al fine di individuare il futuro soggetto gestore degli spazi.

Il nuovo centro polivalente è articolato su due livelli, al primo e secondo piano dell’edificio principale per una superficie complessiva di circa 2050 mq così suddivisa: 1300mq al primo piano, di cui 770 mq salone a triplo volume; 250 mq cinque sale insonorizzate (50 mq l’una); 100 mq sala informatica insonorizzata; 180 mq di servizi e percorsi (uffici con desk al pubblico, bagni, depositi). Il secondo piano ha una superficie di 750 mq di cui: 220 mq sala polivalente; 50 mq salette insonorizzate; 110 mq sala incontri; 100 mq sala relax; 290 mq di servizi e percorsi (uffici con desk pubblico, bagni, depositi). I due spazi, uniti nella funzione al pubblico, avranno due ingressi separati, uno al primo e l’altro al secondo piano, serviti dalle scale mobili e dall’ascensore del complesso. Il centro è concepito per un utilizzo polivalente e intergenerazionale basato su un alto livello di insonorizzazione.

I progetti dovranno garantire che nel centro siano svolte attività pubbliche di libera fruizione (gratuite o a pezzi particolarmente calmierati), rivolte prioritariamente ai giovani e ai bambini con spazi dedicati, alla socialità, condivisione e gioco, nonché all’apprendimento delle arti creative contemporanee e della produzione multimediale con particolare attenzione all’uso delle nuove tecnologie; attività e iniziative culturali, artistiche e di intrattenimento di carattere intergenerazionale; attività formative/lavorative come, ad esempio, sale-studio, laboratori per lo sviluppo e il perfezionamento professionale, spazi per il co-working. Le attività che avranno luogo nel centro polivalente, compresa una limitata attività di somministrazione per i fruitori del centro, potranno avere per il gestore anche natura economica per il raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario dell’intero progetto e, nell’ottica della maggiore fruibilità e sostenibilità della struttura e di una migliore programmazione che garantisca il massimo utilizzo del centro come spazio polifunzionale a disposizione della collettività. L’Amministrazione comunale potrà utilizzare gli spazi del centro polivalente per lo svolgimento di occasionali attività istituzionali

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