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Cronaca

Natale senza sfratti. E la Regione vara la legge per graduarli

Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Varratta, ha stabilito la sospensione degli sfratti dal 10 dicembre all'11 gennaio

A Natale nessuno sfratto. Dal 10 dicembre all’11 gennaio nessuno riceverà la visita della forza pubblica. Lo ha stabilito il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica riunito stasera a Palazzo Medici Riccardi. Alla riunione, presieduta dal prefetto Luigi Varratta, erano presenti i vertici provinciali delle forze dell’ordine, il vice sindaco Dario Nardella e l’assessore provinciale Antonella Coniglio. Il provvedimento rientra nella prassi, consolidata da tempo, di interrompere durante le festività natalizie l’impiego delle forze dell’ordine nell’esecuzione degli sfratti, per le accresciute esigenze di prevenzione e controllo del territorio in questo periodo dell’anno.

REGIONE – E sul capitolo sfratti si è mossa anche la Regione che ieri in Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una legge su questo che è uno dei temi più caldi della vita sociale. La legge, il cui primo firmatario il capogruppo Fds-Verdi Monica Sgherri, fissa due paletti nuovi: ridurrà il disagio delle famiglie soggette a procedure esecutive di sfratto; favorirà il passaggio da casa a casa, prevedendo delle commissioni territoriali di graduazione degli interventi. I Comuni potranno istituire le commissioni per la graduazione degli sfratti nell'ambito del Livello ottimale di esercizio (Lode).

COMMISSIONI – Le commissioni, riporta il testo normativo, “promuoveranno azioni coordinate al fine di garantire la sostenibilità sociale dello sfratto e favorire il percorso di passaggio da casa a casa dei soggetti che non sono in possesso di altra abitazione adeguata al proprio nucleo familiare”. Ne faranno parte rappresentanti delle organizzazioni sindacali degli inquilini e delle associazioni di proprietà edilizia, un rappresentante del soggetto gestore del patrimonio destinato all'edilizia residenziale pubblica (Erp) competente per territorio. Potranno essere integrate da rappresentanti delle prefetture e delle questure, nonché dai rappresentanti dei Comuni interessati. L'istituzione delle commissioni costituirà criterio di priorità ai fini della ripartizione di finanziamenti.

In Toscana, si legge nel preambolo del testo di legge, esistono 2,1 milioni di abitazioni a fronte di un 1,6 milioni di nuclei familiari. Il 15,8% di tali abitazioni sono date in locazione (in Italia la percentuale è del 18,4%). Le case popolari sono circa 51 mila, “assolutamente insufficienti alla richiesta di abitazioni” e risultano attualmente in attesa di una casa popolare circa 24 mila famiglie.

SUNIA – “Si tratta – fa sapere il sindaco degli inquilini – di un provvedimento importante e innovativo anche sul piano nazionale in quanto per la prima volta una regione prende atto della drammaticità crescente del fenomeno degli sfratti soprattutto per quelli dovuti a morosità cagionata dalla perdita del lavoro e dal caro affitti. Con questo provvedimento le istituzioni a vario titolo chiamate a governare il fenomeno non avranno più alibi. Comuni, Prefetture, questure, autorità giudiziaria, insieme ai sindacati inquilini e alle associazioni dei proprietari saranno ora in grado, da subito, di meglio disciplinare il passaggio da casa per gli inquilini che hanno diritto ad una soluzione e un sostegno da parte degli enti locali, garantendo ai proprietari il giusto diritto di riottenere ll loro immobile senza traumi e tensioni".
 

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