Omicidio Niccolò Ciatti, il 'pm' spagnolo chiede che solo uno dei tre imputati vada a processo
Nella prima udienza il padre di Niccolò faccia a faccia con due degli accusati: "Siete degli assassini"
Il 'fiscal' spagnolo ha chiesto che solo uno dei tre giovani accusati della morte di Niccolò Ciatti, pestato a morte in una discoteca di Lloret de Mar due anni fa, vada a processo. Lo ha fatto nell'udienza di ieri a Blanes, in Catalogna, dove ha preso il via il processo.
In aula erano presenti solo due degli accusati, il 22enne Khabibul Kabatov e il 24enne Movsar Magomedov, indagati a piede libero con divieto di uscire dall'area di Schengen. Il terzo, l'unico in carcere - tutti e tre sono di origine cecena - il 26enne Rassoul Bissultanov, per motivi di sicurezza non era in tribunale e ha seguito l'udienza dal penitenziario dove è recluso.
Ieri in aula era presente anche la famiglia di Niccolò, il padre Luigi, la madre Cinzia e la sorella Sara. Era la prima volta che si trovavano di fronte. "Siete degli assassini", ha detto il padre di Niccolò ai due presenti in aula, come riporta il quotidiano La Nazione.
Ora bisognerà vedere cosa decideranno i giudici spagnoli, se accogliere la richiesta del 'fiscal' o mandare comunque a processo tutti e tre i giovani.
Su Facebook è intervenuta anche l'eurodeputata e segretaria regionale del Pd, originaria di Scandicci, Simona Bonafè. "Il processo per gli assassini di Niccolò Ciatti è partito male e proprio per questo ci sentiamo ancora più vicini alla famiglia", scrive l'eurodeputata.
"Il pubblico ministero spagnolo ha chiesto il giudizio per uno solo dei tre ceceni fin dall’inizio individuati da tutti, anche con un video ripreso col telefonino, come i carnefici di Niccolò. La nostra non è sete di vendetta ma solo di giustizia, e pur nel rispetto delle decisioni che assumerà la magistratura spagnola, ci auguriamo che nessuno dei tre balordi coinvolti sfugga a un processo e che quindi il giudice istruttore che dovrà vagliare la richiesta del pm ribalti la presa di posizione del collega", chiede Bonafè.
Questa mattina, intervistato da LadyRadio, sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Firenze Dario Nardella. "Continuo a sperare che l'autorità giudicante possa aprire il processo a tutti e tre gli imputati. Il nostro ruolo sarà quello di stare vicino alla famiglia. Siamo appena all'inizio dobbiamo andare avanti e seguire con grande attenzione questa vicenda giudiziaria", le parole del sindaco.