Neonato abbandonato e morto: processo alla madre da rifare
La Cassazione annulla la sentenza e rinvia gli atti alla Corte d'Appello di Firenze
La Cassazione, prima sezione penale, ha annullato la sentenza di condanna a 14 anni di reclusione per omicidio volontario inflitta dalla Corte d'assise d'appello di Perugia a una 31nne di Terni che nell'agosto 2018 abbandonò nel parcheggio di un supermercato il figlio appena nato, che poi morì.
I giudici hanno quindi rinviato gli atti alla Corte di assise di appello di Firenze per valutare la riqualificazione giuridica del fatto.
Partorì nel bagno di casa e gettò il neonato nella spazzatura, condannata per occultamento di cadavere
Ad impugnare la sentenza di secondo grado erano stati i legali della donna, avvocati Alessio Pressi e Attilio Biancifiori, i quali nella loro istanza avevano chiesto la riqualificazione del reato da omicidio volontario a infanticidio.
La giovane, condannata in primo grado, in abbreviato, dal tribunale di Terni a 16 anni di carcere, si trova attualmente agli arresti domiciliari in una comunità.