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‘Ndrangheta: operazione a Reggio Calabria, un arresto a Impruneta 

Uno dei ventotto indagati bloccato dai carabinieri del nucleo investigativo fiorentino

Questa mattina maxi operazione dei carabinieri, a conclusione delle indagini coordinate dalla Dda reggina, nelle province di di Reggio Calabria, Cosenza, Milano, Varese, Como, Livorno, Firenze e Udine.

In manette sono finite 28 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsioni, concorso esterno in associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di beni e valori aggravato dall’agevolazione mafiosa.

In provincia di Firenze la misura cautelare ha interessato un geometra - residente a Impruneta - finito ai domiciliari. 

L'operazione a Reggio Calabria e il manuale del pizzo

Il provvedimento è scattato a conclusione dell’attività investigativa, avviata nel 2018 e denominata Metameria, con cui sarebbe stato acclarato l’operatività di capi e gregari delle principali associazioni per delinquere di tipo mafioso operanti nel territorio del “mandamento” centro. 

Le indagini hanno preso il via con la messa ai domiciliari, per motivi di salute, del capo della cosca Barreca. Quest’ultimo, una volta uscito, avrebbe cercato di ribadire il suo ruolo di vertice ordinando atti intimidatori ed estorsivi a danno di commercianti e imprenditori. 

Nel complesso sono state otto le imprese poste sotto sequestro operanti nei settori dell’edilizia ed impianti elettrici, officine meccaniche, pulizie, autospurgo, gestioni lidi e strutture ricettive, riparazione autoveicoli, i cui beni hanno un valore di circa 6 milioni di euro. 

Ventotto in tutto gli arrestati, di cui tre ai domiciliari, tra cui quello in provincia di Firenze, a disposizione dell’Autorità giudiziaria. 
 

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