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Cronaca

Ncc da fuori regione e la tortuosa strada che porta alla Ztl di Firenze

Il segretario di Azione Ncc Stefano Giusti: “Servono procedure più snelle”

Il centro storico di Firenze sembra diventato un percorso a ostacoli burocratici che rallenta e complica la vita degli Ncc provenienti da fuori regione. Per entrare nella Ztl del capoluogo toscano, gli operatori del noleggio con conducente che lavorano in altre regioni sono costretti a una macchinosa procedura fatta di sms, registrazioni, tempo limitato di transito e quindi nuovi messaggi alla piattaforma per prolungare la circolazione nelle strade del centro. C’è un numero telefonico della Sas, Servizi alla strada, a cui bisogna inviare un messaggio e attendere il rilascio del permesso che dura 180 minuti, 3 ore dalla ricezione dell’sms e permette di entrare in uno dei varchi della Ztl. “Sono regole fatte da chi non fa questo lavoro, incomprensibili – spiega Stefano Giusti – segretario di Azione Ncc –. Chi arriva da fuori regione è sottoposto a una procedura a dir poco onerosa, non dal punto di vista economico, ma per quanto riguarda tempi e pratiche burocratiche. Bisogna iscriversi alla piattaforma di Servizi alla strada, attivare un borsellino elettronico sul quale versare i soldi, trasmettere tutta la documentazione che garantisce la regolarità del servizio e i numeri di telefono utilizzati per inviare le richieste di accesso alla Ztl. Ogni volta che un autista deve entrare nella zona a traffico limitato, deve inviare il messaggio, aspettare la conferma dell’autorizzazione, quindi la decurtazione di un euro dal borsellino elettronico e solo allora può accedere al varco Ztl. Il permesso dura 3 ore e alla scadenza deve ricordarsi di mandare un altro sms se ha altri clienti in centro”. 

Ci sarebbe un altro sistema che bypassa il permesso a tempo con annesso borsellino elettronico, l’autista Ncc potrebbe fare una richiesta giornaliera per accedere alla Ztl, ma questa soluzione non dà l’accesso alle corsie preferenziali e alle aree pedonali, indispensabili per chi deve accompagnare turisti in città. “Si può scegliere un permesso giornaliero da 5 euro con il solo transito nella Ztl oppure da 15 euro con transito e sosta nella zona a traffico limitato – prosegue Giusti –. Eppure questa opzione non permette l’ingresso nella corsia preferenziale né all’area pedonale, altrimenti si rischia la sanzione. È un sistema complicato, è una discriminazione per chi arriva da fuori regione. L’autista deve anche stare attento a inviare il messaggio, non può mandarlo prima perché le 3 ore iniziano dalla conferma dell’autorizzazione. Inoltre devi specificare che sei un Ncc, inserire la targa, persino la motivazione per il transito. Il Comune dovrebbe trovare una soluzione più snella. Sarebbe opportuno che si confrontasse con le categorie per facilitare questi accessi. I colleghi che vengono da fuori lamentano queste complicazioni. Purtroppo la nostra categoria soffre troppo spesso un complesso da rassegnazione, alle proteste preferiamo la dialettica”.

Il sistema di accesso alla zona a traffico limitato di Firenze per Ncc della Toscana è invece sottoposto a una semplice registrazione al sito del Comune, la platea degli operatori convenzionati è stata allargata a tutti quelli che lavorano nel territorio regionale, non solo della provincia di Firenze. “Per noi che lavoriamo qui non ci sono grandi problemi – spiega il segretario di Azione Ncc –. Basta essere registrati alla piattaforma del Comune, trasmettere tutti i documenti necessari e si può liberamente circolare nella Ztl. L’amministrazione dovrebbe trovare un sistema alternativo. Un esempio molto funzionale è quello del Comune di Siena. Attraverso i varchi controllano direttamente i veicoli autorizzati al servizio di trasporto pubblico. In automatico si accede alle carte di circolazione e non c’è bisogno di tutte queste procedure burocratiche. Probabilmente è più semplice perché non ci sono società terze che hanno necessità di diversi adempimenti. Anche la gestione a Firenze è complicata, un Ncc che viene da fuori regione deve registrarsi alla Sas, aprire il borsellino elettronico, ricordarsi della fattura da scaricare, accertarsi ogni volta la ricezione del messaggio, altrimenti rischia di entrare senza autorizzazione. Tutto questo naturalmente non ricade tanto sulla spesa dell’utente perché si tratta di un euro, ma sull’azienda”.

Ancora manca una regolamentazione, dunque, per gli Ncc che da fuori regione arrivano a Firenze e si trovano a dover combattere con la burocrazia, a volte una certa diffidenza da altri colleghi che lavorano nel trasporto pubblico come i taxi. “La vera concorrenza ai tassisti la fa Uber, piuttosto che noi Ncc – chiarisce Giusti –. I nostri sono servizi diversi. Inoltre alla maggior parte di Ncc di Firenze non piace lavorare con Uber, che ha avuto grandissime difficoltà a trovare affiliati in città. Il lavoro di Uber somiglia di più a quello dei taxi, ti consente di trovare un’auto all’ultimo momento. Il nostro servizio spesso è richiesto con molto anticipo, anche di mesi. Infatti per maggio e giugno abbiamo già agende piene”.
 

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