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Nasone Clet sulla Torre: guerra aperta tra l'artista e il Comune

L'amministrazione vuol smontare l'istallazione sulla Torre di San Niccolò entro San Giovanni, Clet si è rifiutato. Ne è nata una querelle con tanto di "litigata furiosa"

Il nasone marrone sulla Torre di San Niccolò non ‘sa da fare’, o meglio 'sa da togliere'. Almeno secondo il Comune di Firenze che avrebbe imposto a Clet Abraham, lo sticker urban artist famoso per aver plasmato i cartelli stradali, di rimuovere l’istallazione prima dei ‘Fochi’ di San Giovanni. Un ordine perentorio sfociato sulla pagina Facebook dell’artista francese che racconta: “Litigata furiosa con il comune di Firenze che mi ordina di smontare il naso prima di San Giovanni, non hanno argomenti e mi sono rifiutato...a seguire”.

Il post si è portato con sè un vespaio di polemiche, attestati di stima ed attacchi all’amministrazione Renzi. Non solo, gli estimatori di Clet hanno lanciato una raccolta firme sul web per mantenere in piedi la creazione pensata per dar ‘colore e volto’ ad una delle torri più caratteristiche di Firenze. Volto, colore e simpatia, come precisa Clet sempre sul proprio profilo Facebook: “Un omaggio a Mario Monicelli e in particolare a "Amici miei": può l'arte farsi beffa dell'autorità a priori e pretendere argomentazione? può l'arte prendere per il naso chi si prende troppo sul serio?”. Prendere per il naso, anzi per il nasone, piantato in mezzo a due feritoie, per l’occasione, si fanno occhi di un volto squadrato e perplesso.

Ma l’affaire si infittisce. Perché? Il Comune esige che l’opera sia smontata, come previsto negli accordi in cui la Torre è stata concessa fino al 22 giugno; Clet vorrebbe prolungare la ‘mostra’ fino a luglio. E per togliere qualunque dubbio precisa: “Per tranquillizzare gli amici miei minacciati di denuncia in questo instante: SONO L'UNICO RESPONSABILE NELLA DECISIONE DI RIFIUTARE LO SMONTAGGIO DEL NASO PRIMA DI SAN GIOVANNI! E mi offro sempre di smontarlo a spese mie la prima settimana di luglio convinto che per il momento possa essere un ulteriore attrazione per l'apertura della torre alle visite” (a quanto scritto da Clet devono essere volate parole grosse). Niente da fare, il Comune è irremovibile. Così l’istallazione sarà smontata domani dal Comitato San Niccolò.


 

 

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