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Cronaca Campi Bisenzio

La sonda Nasa raggiunge l'asteroide a due miliardi di chilometri: la 'bussola' del viaggio interstellare è "made in Florence"

Lo 'star tracker' della sonda Osiris Rex che ha raggiunto l'asteroide Bennu è realizzata dalla Leonardo a Campi Bisenzio (FI)

C'è anche un po' di Firenze, nell’importante missione della NASA “Osiris Rex” che proprio oggi, martedì 20 ottobre, raccoglierà dei campioni del suolo dell’asteroide Bennu.

Anzi, di Campi Bisenzio, dato che ad accompagnare la sonda nel suo straordinario viaggio verso l’asteroide per oltre 2 miliardi di chilometri, è il sensore d’assetto "Autonomous Star Tracker", realizzato dalla Leonardo nel paese alle porte del capoluogo.

Durante tutta la durata della missione, come una “bussola dello spazio”, il sensore d’assetto realizzato da Leonardo fornirà i dati sulla posizione della sonda, grazie alla mappa stellare memorizzata nel suo software, che conta oltre 3.000 stelle.

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Lo star tracker calcola infatti – 10 volte in un secondo - l’orientamento del satellite fornendo al computer di bordo le informazioni per tenerlo sulla rotta prestabilita.

Osiris Rex, dunque, ha raggiunto Bennu e nel 2023 potrà fare ritorno sulla Terra con il campione raccolto sull’asteroide, grazie alla guida 'campigiana' dello star tracker di Leonardo.

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Cos'è la missione Osiris Rex

La sonda della NASA Osiris Rex (Origins, Spectral Interpretation, Resource Identification, Security - Regolith Explorer), partita da Cape Canaveral a settembre 2016, ha l’obiettivo di raccogliere e riportare sulla Terra campioni del suolo dell’asteroide Bennu.

La sonda ha raggiunto Bennu nel dicembre 2018 e, dopo aver completato una ricognizione globale, la sonda si appresta oggi a raggiungere la superficie e raccogliere almeno 60 grammi di materiale.

Il campione farà ritorno sulla Terra nel 2023, dove verrà analizzato per caratterizzare la natura, la storia e la distribuzione dei vari minerali e di eventuali materiali organici.

Lo studio di Bennu aiuterà gli scienziati a comprendere l’origine del sistema solare, così come i rischi e le risorse provenienti dai corpi celesti che orbitano vicino alla Terra.

Gli asteroidi, infatti, sono i residui del processo che ha condotto alla formazione dei pianeti. Quelli come Bennu contengono inoltre acqua, sostanze organiche e metalli, risorse fondamentali per il futuro dell'esplorazione spaziale e per lo sviluppo economico.

Gli asteroidi rappresentano anche una potenziale minaccia per il nostro pianeta e lo studio di Bennu permetterà di raccogliere informazioni utili per determinare con maggiore accuratezza la probabilità di collisione con la Terra dei diversi asteroidi.

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