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Cronaca

Presidente della Repubblica, Nardella si propone come 'grande elettore': "Ne sarei felice, ne parlerò a Giani"

Poi propone le 'Chiavi della città' per i Maneskin: "Ne facciamo quattro, una a testa"

L'idea che anche i sindaci facciano parte dei grandi elettori, come proposto dal presidente dell'Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro, piace al sindaco di Firenze, Dario Nardella.

"Se avessi la possibilità di farlo sarei felice, ma sarei altrettanto felice se ci andasse un mio collega toscano. Bonaccini (presidente dell'Emilia Romagna, ndr) ha subito raccolto la proposta e speriamo lo facciano anche gli altri presidenti di regione", ha sottolineato ieri il sindaco a 'Un giorno da pecora', su Radio 1.

Al presidente Eugenio Giani, "potrei parlargli e penso sarebbe contento di aprire a un sindaco toscano".

Il parlamento, come prescrive la Costituzione, sarà infatti convocato in seduta comune a inizio gennaio per eleggere il successore di Sergio Mattarella, il cui mandato scade il 3 febbraio 2022.

All'elezione del Capo dello Stato partecipano deputati, senatori e 58 delegati regionali (tre per ogni Regione eccetto la Valle d'Aosta, che ha diritto ad un solo 'grande elettore'). E la proposta di Decaro, rilanciata da Nardella, mira proprio a far rientrare i sindaci tra i delegati regionali.

Da dire che fino ad oggi non è mai successo che sindaci abbiano partecipato all'elezione di un capo dello Stato, ma per Decaro la Costituzione non lo vieterebbe (l'articolo 83 recita: "Il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri. All'elezione partecipano tre delegati per ogni Regione eletti dal Consiglio regionale in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze". I delegati devono essere quindi eletti dal consiglio regionale e non, secondo l'interpretazione sopra esposta, tra i consiglieri regionali, come di norma accade, presidenti di Regione compresi).

Quanto all'ipotesi di Berlusconi presidente della Repubblica, "Berlusconi è diventato un gigante con questa destra. E' a favore dei vaccini, dell'Europa, però non è così gigante da poter essere votato dal Pd", ha risposto Nardella.

E Draghi? "Povero presidente, lo tirano tutti per la giacchetta. Secondo me ha già le idee chiare e sicuramente non è una persona che antepone il proprio interesse personale a quello dell'Italia".

Durante la trasmissione il sindaco Nardella ha parlato anche di molto altro. Tra le varie cose, propone le Chiavi della Città per i Maneskin. "Sarei felicissimo" di consegnarle loro. "Sarebbe bello se venissero a Firenze. Ne facciamo una a ciascuno: quattro chiavi sono già pronte. Sarebbe un bel regalo".

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