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Cronaca

Turismo, Nardella si appella a Draghi: "Subito una legge per limitare gli affitti brevi"

Il sindaco chiede anche che vengano concessi più poteri di intervento ai primi cittadini

"Un patto di ferro tra città d'arte, imprese e governo per salvare l'industria del turismo e ripensarne il modello e una legge per limitare le locazioni turistiche brevi nelle città d'arte".

Lo chiede il sindaco di Firenze, Dario Nardella, dopo l'intervento di ieri al Senato del presidente del consiglio Mario Draghi, che in serata ha incassato la fiducia di Palazzo Madama con 262 sì.

"Trovo estremamente positivo che il presidente Draghi abbia dedicato una parte del suo discorso al Senato al settore del turismo, indicandolo tra le priorità per uscire dall'emergenza", commenta Nardella, che apprezza le parole di Draghi "su un modello sostenibile e basato sulla qualità, collegato alle città d'arte, al patrimonio culturale e ambientale in generale, e alla capacità di preservarne i valori e tramandarli alle future generazioni".

"Come sindaco di una delle capitali mondiali del turismo e dell'arte, e anche come coordinatore delle Città Metropolitane, rivolgo al presidente Draghi e al suo ministro del Turismo Garavaglia una richiesta per incontrarci il prima possibile come sindaci delle principali città d'arte italiane per definire, insieme agli operatori del settore turistico, un piano strategico e di rilancio dopo l'emergenza della pandemia".

"Anzitutto - prosegue il sindaco di Firenze -, servono misure urgenti come ristori mirati alle aziende della filiera turistica più colpite e il varo di un modello più efficace di condivisione e informazione delle misure restrittive per evitare scivoloni gravi e dannosi come quello fatto nella comunicazione superficiale e improvvisata sulla proroga delle chiusure degli impianti sciistici".

"Per le cinque principali città d'arte e turistiche d'Italia (Firenze, Roma, Venezia, Milano, Napoli, ndr) il danno prodotto dal Covid supera già i 20 miliardi di euro. Questo settore, oltre a rappresentare circa il 15% del Pil italiano, è anche quello con la più alta percentuale di occupazione giovanile e femminile", aggiunge Nardella, che poi torna a chiedere più poteri ai sindaci sulla possibilità di limitare gli affitti brevi.

"Una misura urgente che il governo Conte non è riuscito a varare, anche per motivi politici, è la norma per limitare le locazioni turistiche brevi nelle città d'arte, dando poteri ai sindaci per una puntuale regolazione come fanno già molti altri Paesi europei. Fino a prima della pandemia, le città d'arte erano infatti colpite sia da un turismo giornaliero 'mordi e fuggi', sia dal fenomeno delle locazioni turistiche brevi senza regole. Locazioni che hanno svuotato i centri storici di residenti e hanno indebolito le imprese alberghiere grazie ad una sorta di concorrenza sleale, favorita da un regime fiscale che colpisce pesantemente l'industria alberghiera a vantaggio della rendita passiva immobiliare. Draghi - chiede Nardella -, vari subito questa norma, che rappresenterebbe una svolta per inaugurare un nuovo modello turistico sostenibile a partire dalle città d'arte".

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