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Cronaca

Nardella urla 'Allah Akbar' per scherzo, continua la polemica

C'è chi ne chiede le dimissioni

Il sindaco di Firenze Dario Nardella al meeting di Comunione e Liberazione a Rimini ha salutato il primo cittadino di Venezia con la frase 'Allah Akbar'. Il video della gaffe è stato diffuso da repubblica.it

Il sindaco aveva intenzione di fare una battuta al suo omologo veneziano che è conosciuto per essere poco tollerante, ma la battuta non è riuscita. Il primo cittadino fiorentino si è scusato pubblicamente su Facebook dicendo che non era sua intenzione offendere nessuno. Purtroppo le reazioni non hanno tardato ad arrivare soprattutto sul web. 

Anzitutto Tommaso Grassi, consigliere comunale di Firenze riparte a sinistra, ha chiesto le scuse. Giorgia Meloni ha diffuso un duro commento contro Nardella. Izzedin Elzir, imam di Firenze e presidente Ucoii, in serata ha riferito che "è inutile dire che per noi Allah è grande ha ben altro significato che quello foriero di morte; ma sappiamo anche che non c'è nessuna ostilità da parte del sindaco e dell'amministrazione di Firenze verso la nostra comunità. Anzi, lo stesso Nardella ha fatto da ponte tra Ucoii e il sindaco di Venezia Brugnaro qui al meeting di Rimini".

Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale, chiede le dimissioni di Nardella.“In un paese normale, stasera stessa, il Sindaco di Firenze e quello di Venezia - fa sapere Torselli in una nota - si presenterebbero nei rispettivi comuni per rassegnare le dimissioni o quantomeno per chiedere scusa, in mondovisione, per la pessima figura fatta al Meeting di Rimini, dove sono stati ripresi mentre scherzano sugli attentati terroristici che stanno mettendo in ginocchio tutto l’occidente”.

“Non è accettabile - prosegue Torselli - vedere il sindaco di Firenze ridere come un bambino a cui è appena riuscito lo scherzo più bello del mondo, mentre grida ‘Allah Akbar’ al sindaco di Venezia, il quale, poco prima, aveva detto di voler sparare a chiunque urlasse quella frase nel centro della sua città. Loro scherzano, si divertono, giocano. Peccato che non si contino più le persone che, proprio dopo aver ascoltato quella frase, hanno perso la propria vita. Le ultime, pochi giorni fa a Barcellona”.

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