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Cronaca

Nail art: stop al mercato nero

Il consiglio regionale approva una mozione per regole più ferree 

Ricostruzione delle unghie con gel, ricostruzione con smalto semi-permanente, decorazioni e addirittura piercing alle unghie. Questo è il mondo della nail art: colori, brillantini, smalti e gel.

In Toscana tra poco la vita sarà meno facile per coloro che eseguono questa pratica estetica in casa o in luoghi non consoni. Nell’ultima seduta del consiglio regionale è stata approvata a maggioranza una mozione sulla nail art, ufficialmente chiamata ‘onicotecnica’.

L’atto approvato è stato presentato da Manuel Vescovi (Lega Nord), poi emendato a doppia firma con il consigliere Nicola Ciolini (Pd). 
“Sappiamo da molto tempo - dice un’estetista professionista - che ci sono persone che praticano nail art senza neanche avere la maturità e soprattutto senza aver seguito i corsi regionali per diventare estetiste. Fanno tutto in casa senza rispettare le norme igieniche dell’ambiente e del trattamento estetico”. Tali persone lavorano a nero e non si limitano alle unghie ma fanno anche a cerette e massaggi. 

Quest’ attività è “ormai di enorme sviluppo” come ha ricordato Ciolini, richiedono previsioni normative omogenee tra le regioni e che assicurino comunque il contrasto all’emergere di fenomeni di concorrenza sleale, anche a tutela dei consumatori. 

La giunta Toscana quindi si attiverà nei confronti di governo e parlamento (anche sollecitando l’approvazione di proposte di legge già presentate a livello nazionale), per arrivare a una riforma della legge sulla professione di estetista introducendo la disciplina della nail art, prevedendo anche percorsi formativi integrati. 
 

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