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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico

Musei, il direttore degli Uffizi: "Tenerli aperti a Natale è contro la famiglia e la tradizione"

Eike Schmidt audito dalla commissione cultura di Palazzo Vecchio alla Galleria degli Uffizi. E sulla grande gru: "Forse per il 2023 la togliamo"

“Sarei favorevole ad aprire di lunedi pomeriggio in alta stagione, ovviamente assumendo il personale necessario, così come ad aprire fino alle ore 21, sempre in alta stagione e sempre avendo la possibilità di assumere tutto il personale necessario. E, certamente, anche i lunedi dei ponti dovrebbero essere ordinariamente aperti. Ma il 25 dicembre in Europa è chiuso il Louvre, il Prado, i musei di Londra, addirittura sono chiusi il Met e il Moma a New York, dove c'è la stagione più alta proprio tra dicembre e gennaio. I musei che aprissero il 25 di dicembre sarebbero praticamente gli unici a essere aperti. Questo va contro la tradizione italiana e fiorentina del Santo Natale. È rimasta l'unica festa della Repubblica italiana osservata da praticamente tutti. Il 25 dicembre non è festa solo per i credenti ma per tutte le famiglie, e se vogliamo valorizzare la famiglia il 25 i musei devono rimanere chiusi”. Così il direttore degli Uffizi Eike Schmidt, nel corso della sua audizione da parte della commissione cultura di Palazzo Vecchio che si è tenuta ieri.

La gru

Nel corso dell'audizione, Schmidt è intervenuto anche sulla maxi-gru che domina lo skyline citadino dal piazzale degli Uffizi: "In questi giorni si conclude il terzo stralcio del secondo lotto dei lavori dei Grandi Uffizi, e con questo si conclude anche la funzione della Soprintendenza come stazione appaltante, come è stato fin dall’inizio nel 2006 - ha detto - . D'ora in poi saranno invece le Gallerie degli Uffizi la stazione appaltante del quarto stralcio. Stiamo studiando la possibilità di togliere la gru e sono abbastanza ottimista di poterlo fare con la ‘gru mamma’, quella più grande e più anziana, già prima della conclusione del quarto stralcio. E’ quella che veramente disturba, che si vede da piazzale Michelangelo, da tutte le parti della città e pure da Fiesole. Abbiamo ora completato circa l’80% dei Nuovi Uffizi. C'è ancora da fare per altri 3 o 4 anni. Cerco di togliere la gru grande l'anno prossimo e sarebbe una gran bella cosa. Quella più piccola deve rimanere fino alla fine dei lavori. Sono fiducioso che per Natale 2023 Firenze possa essere stata liberata dalla gru grande degli Uffizi”.

La loggia Isozaki

Infine Schmidt è tornato sulla loggia Isozaki che il nuovo governo ha già detto che non farà: “Farla è stata una decisione politica, in base ad un accordo tra il Comune di Firenze e il Ministero della Cultura dell’epoca, nel ’98. Ora anche l'idea di non farla sarà per forza una decisione politica: non è previsto dalla norma che il direttore degli Uffizi abbia un particolare ruolo in questo - il suo commento - . Da allora sono passati quasi 25 anni, bisognerebbe organizzare verosimilmente un altro concorso di idee. All'epoca era un concorso non solo di idee ma prevedeva anche l'esecuzione, cosa che oggigiorno si fa di rado: si separano le idee dall’esecuzione perché si è visto che spesso c’è un grande vantaggio economico in questo. In questa vicenda il costo di immagine c’è stato e l’abbiamo pagato tutti. Se si agisse subito, si sarebbe ancora in tempo per proporre un’alternativa senza ulteriori grandi ritardi. Ma è chiaro che per la Loggia di Isozaki non esistono più di due alternative: O si fa o non si fa”.

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