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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Multiutility, via libera da Palazzo Vecchio alla grande società che gestirà i servizi pubblici: acqua, rifiuti e gas

Il sindaco Nardella e l'assessore Gianassi: “Passaggio storico, costi in bolletta diminuiranno”. Critiche da sinistra e 5 Stelle: “No alla privatizzazione dei servizi”

Via libera da parte della giunta del Comune di Firenze al ‘Progetto Multiutility’, che ha come obiettivo, spiega Palazzo Vecchio in una nota, “la creazione di un polo unico per la gestione dei servizi nella Toscana centrale”.

Con una delibera dell’assessore alle partecipate Federico Gianassi approvata nel corso dell’ultima giunta ha preso ufficialmente forma il progetto che prevede la fusione per incorporazione in Alia delle partecipazioni detenute in Publiservizi, Consiag e Acqua Toscana, società partecipate dai Comuni delle province di Firenze, Prato e Pistoia, che a loro volta detengono partecipazioni in società operative nei settori di pubblica utilità come acqua, energia e gas.

L’operazione, alla quale partecipa il Comune di Firenze e altri 66 comuni della Toscana centrale, dà il via al processo di fusione per incorporazione (previo il conferimento delle partecipazioni di Firenze in Toscana Energia e di Pistoia in Publiacqua) con l’apertura di un procedimento di aumento di capitale destinato a terzi per favorire l’entrata di altri soggetti toscani nel progetto, e di aumento di capitale per la quotazione in borsa dell’azienda con il mantenimento di almeno il 51% nelle mani dei Comuni che deterranno tali partecipazioni in una holding pubblica.

“L’approvazione della delibera in giunta è il primo vero passo concreto del processo di creazione della nuova Multiutility”, commenta il sindaco Dario Nardella.

“Auspichiamo che si arrivi presto con tutti gli altri comuni coinvolti all’approvazione degli stessi atti in modo da mettere in condizione i consigli di amministrazione delle società coinvolte di avviare la procedura per la creazione della holding. Si tratta di un percorso complesso e difficile ma di vitale importanza, soprattutto alla luce della grande crisi energetica che il paese e le città stanno attraversando. La Multiutility – aggiunge Nardella -, sarà una risposta efficace e duratura alla richiesta di aumento della qualità dei servizi pubblici locali e al problema dell’aumento delle tariffe, a cominciare da quelle dell’energia e dell’acqua. E' un progetto che porterà sviluppo, lavoro e investimenti nei nostri territori”.

“Un passaggio storico. I comuni della Toscana centrale si stanno impegnando a portare nei Consigli Comunali la delibera con il via libera al processo di fusione di quattro aziende che determinano la nascita di una unica, grande realtà per la Toscana centrale che detiene partecipazioni nell’acqua, nei rifiuti e nel gas e che, con l’aumento di capitale destinato a terzi e con l’entrata in borsa, potrà ottenere risorse dal mercato utili ad aumentare gli investimenti nell’interesse dei cittadini”, aggiunge Gianassi, neo eletto in parlamento, ma che resterà assessore in Palazzo Vecchio probabilmente almeno fino a fine ottobre. La delibera passa ora al vaglio del consiglio comunale.

Critiche da sinistra e 5 Stelle

Critiche al progetto di Multiutility sono invece arrivate sia dalla sinistra di Palazzo Vecchio che dal Movimento 5 Stelle. “Siamo contrari alla Multiutility dei servizi, perché la gestione privata porta a dare priorità al profitto. Da progressisti, noi pensiamo che l’acqua e i beni comuni debbano essere amministrati con altre logiche. Chi propone queste soluzioni dimostra di essere uguale al centro-destra”, la posizione, ad esempio, espressa in campagna elettorale da Riccardo Ricciardi, vicepresidente del Movimento 5 Stelle eletto in parlamento in Toscana.

I passaggi tecnici per la creazione della Multiutility

Il primo passaggio consiste in un aumento di capitale della stessa Alia, con connesso conferimento di due partecipazioni: le azioni rappresentative del 20,61% del capitale di Toscana Energia Spa detenute dal Comune di Firenze; poi le azioni rappresentative del 3,9% del capitale di Publiacqua Spa detenute dal Comune di Pistoia. Queste operazioni sono propedeutiche alla successiva: ovvero la  fusione per incorporazione in Alia di Acqua Toscana Spa Consiag Spa e Publiservizi Spa.

Per effetto della fusione, Alia diventerà una società multiutility, ed avrà nel proprio oggetto sociale tutte le attività attualmente svolte dalle diverse società partecipanti alla fusione nei settori dei servizi al cittadino.  Nel frattempo è prevista la sottoscrizione del patto parasociale fra i soci per la gestione della Multiutility.

Una volta effettuata la fusione, il progetto sottoposto all’approvazione dei Comuni prevede la costituzione di una nuova società a capitale pubblico, avente funzioni di holding di partecipazioni, e nella quale i Comuni conferiranno le proprie partecipazioni in Multiutility.

I passaggi per la conclusione del progetto non sono ancora finiti: a questo punto infatti la Multiutility provvederà a conferire integralmente il proprio ramo d’azienda operativo, relativo alla raccolta e alla gestione dei rifiuti, in una società neo costituita e da essa integralmente partecipata che si chiamerà “Alia OpCo”. Per effetto di tale cessione Alia OpCo subentrerà nella titolarità del contratto di concessione con ATO Toscana Centro.

Nel progetto è poi prevista l’apertura del capitale ad altri Comuni toscani con una possibilità di aumento di capitale, di massimo 1,2 miliardi, che sarà al servizio di conferimenti in natura (partecipazioni e rami d’azienda) che consentano a Multiutility di rafforzare il proprio patrimonio nel settore dei servizi di pubblica utilità.  

Una seconda tranche di aumento di capitale, pari al massimo a 2,3 miliardi, è al servizio della quotazione in borsa delle azioni della Multiutility attraverso un’offerta pubblica di sottoscrizione, prevedendo di aprire a terzi fino ad un massimo del 49% del capitale di Multiutility. Il processo di quotazione si baserà sul presupposto che i Comuni e gli altri soci pubblici mantengano complessivamente (tramite la Holding Toscana) la maggioranza del capitale e dei diritti di voto di Multiutility Toscana, con la conseguenza che tutti gli aumenti di capitale a servizio di conferimenti in natura saranno deliberati ed eseguiti nel rispetto di questo presupposto.

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