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Cronaca

Multificio Firenze, la giudice: "Multe 'seriali' per autovelox, ztl e preferenziali: pagate solo la prima"

Esulta l'Aduc. La sentenza: "le infrazioni non sono state immediatamente contestate e il ricorrente si è quindi reso conto di aver commesso una infrazione soltanto dopo aver ricevuto la notifica di tutte le infrazioni commesse"

Esulta l'Aduc: il giudice di pace del tribunale di Firenze ha dato ragione all'associazione dei consumatori in relazione alla nota vicenda delle multe seriali per autovelox, ingressi in Ztl e corsie preferenziali mal segnalate che il Comune di Firenze commina, notificandole solo allo scadere del termine di legge di 90 giorni. Nel 2022 questo tipo di multe sono arrivate a più di 400mila persone, con un aumento del 620% rispetto ad un anno fa.

La notifica dopo mesi dall’infrazione, seppur legittima, impedirebbe al conducente di rendersene conto tempestivamente e interrompere subito le infrazioni. Risultato: una caterva di multe a persone e famiglie che, nella maggior parte dei casi, spiega l'Aduc commentando la sentenza, "passavano e ripassavano da lì per andare al lavoro e che, se avvisati in tempo, mai avrebbero continuato a farlo".

"Per tutti i casi di multe seriali presa ad autovelox, in ztl e su corsie preferenziali - prosegue l'Aduc - abbiamo consigliato ai malcapitati di ricorrere  al giudice di pace. Anche se non vi è una specifica norma del Codice della strada, in questi casi si può chiedere un giudizio di equità, magari pagando una sola multa ed eventuali costi di notifica".

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"A causa della politica del Comune, infatti, un errore di percezione da parte del conducente viene trasformato in sanzione complessiva che può arrivare a diverse migliaia di euro, con decine di punti decurtati dalla patente.  In breve, il Comune sceglie di utilizzare le macchinette automatizzate per punire e far cassa, e non già dissuadere e prevenire, come previsto dalla normativa" aggiunge l'associazione.

Per poi riportare le motivazioni che hanno portato il giudice di pace Sonia Salerno ad accoglie il ricorso: "le infrazioni non sono state immediatamente contestate e il ricorrente si è quindi reso conto di aver commesso una infrazione soltanto dopo aver ricevuto la notifica di tutte le infrazioni commesse nei mesi da gennaio a maggio 2022 - scrive Salerno -. Pertanto, seppure le notifiche sono state tempestive ai sensi dell’articolo 201 del codice della strada, si ritiene che in questo modo non sia stata esercitata la funzione educativa della sanzione quanto piuttosto quella punitiva".

"Ne consegue - chiosa infine la giudice - che i verbali impugnati vadano annullati ad eccezione del primo in ordine di tempo, con condanna del ricorrente alle spese di notifica di tutti i verbali di accertamento. Sussistono giusti motivi per compensare le spese del giudizio”.
 

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