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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Multa sulla corsia preferenziale, fa ricorso e il giudice di pace l'annulla: “Cartelli non a norma”

L'episodio in piazza Puccini, dove una combattiva 57enne non si è data per vinta: “E' un tranello, viene naturale svoltare a sinistra”

Multata per essersi immessa nella corsia preferenziale di piazza Puccini, una combattiva 57enne non ha pagato la sanzione, ha presentato ricorso al giudice di pace e ne ha ottenuto l'annullamento. Il fatto risale al febbraio scorso, l'accoglimento del reclamo è arrivato alcune settimane fa.

“Quella svolta è un tranello. Non sono una tipa facinorosa ma si trattava di una ingiustizia che non ho sopportato”, commenta la protagonista dell'accaduto, Simona Bertini, cantante lirica residente ad Empoli.

“Provenivo da via Toselli, diretta a Novoli, in via Baracca. Mi sono immessa in via Boccherini e da lì in piazza Puccini, dove ho proseguito su quella che mi pareva la corsia di marcia 'naturale', sulla sinistra. Solo all'ultimo momento è spuntato il cartello che indicava il divieto di accesso per la preferenziale. Ho inchiodato, rischiando un incidente, ma non potevo più fare retromarcia perché avevo veicoli dietro”, prosegue la donna.

Quindi il transito sotto l'occhio della telecamera e la sanzione. “Comprese le spese di notifica, 74 euro, saliti a 98 dopo cinque giorni. L'equivalente, per tanti, di due giorni di lavoro, vi pare possibile?”.

La donna, che in mattinata aveva preso un'altra multa alla porta telematica di via della Scala (“lì ho fatto mea culpa e quella l'ho pagata”) prima è andata a protestare agli uffici della polizia municipale, poi si è studiata il codice della strada e ha deciso di rivolgersi al giudice.

“Nel codice le norme sono chiare. Sulle strade urbane i cartelli di prescrizione, come in questo caso, devono essere posti almeno 80 metri prima, riducibili a 64 in alcuni casi. In Puccini questo non accade, la preferenziale è segnalata all'ultimo momento, praticamente quando sta iniziando”, sottolinea la donna.

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“C'è solo un cartello di obbligo di svolta a destra, 'eccetto autorizzati', sul semaforo che immette alla piazza. Controsole non si vede ed è ad una ventina di metri dalla preferenziale. Soprattutto, però, non c'è il simbolo del divieto e questo non è a norma. Per chi non è di Firenze viene normale andare a sinistra (cioè verso la preferenziale, ndr) perché la corsia di destra sembra immettere al distributore di benzina e poi proseguire a destra”, prosegue ancora la donna.

Nell'area, in effetti, oltre a quelli indicati dalla 57enne non ci sono altri cartelli. “Il giudice di pace mi ha dato ragione e a fine maggio mi è stato notificato l'accoglimento del ricorso. Attendo la motivazione della pronuncia”, prosegue l'automobilista, mostrando l'atto. “Il Comune - conclude -, dovrà ora pagarmi anche i 43 euro spesi per il ricorso”.

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