“In questo momento, a Firenze, ci sono oltre 4000 esecuzioni forzate programmate, che, se portate a termine, getterebbero in strada 15000 persone; uno dei picchi massimi mai raggiunti, e tutti i quartieri sono uniformemente colpiti da questo fenomeno”. E’ quanto ha dichiarato questa mattina da Lorenzo Bargellini, lo storico portavoce del Movimento lotta per la casa. Per questa ragione il Movimento e Unione Inquilini hanno indetto per venerdì mattina, dalle ore 10, un sit-in sotto la sede della Prefettura di Firenze. Lo scopo, come ricordato questa mattina dagli organizzatori, è quello di “congelare immediatamente gli sfratti in città”.

Così ‘l’esercito degli sfrattati’ busserà alla porta del prefetto Padoin per chiedergli di “bloccare subito gli sfratti, e sia avviata – ha continuato Bargellini – una campagna di requisizione degli appartamenti sfitti: in città sono più di 10mila, sarebbero più che sufficienti per risolvere la crisi degli alloggi”. Il discorso poi ha preso le pieghe di una vecchia questione aperta e mai risolta: sarebbe utile puntare sul “piano di trasformazione delle caserme in case popolari lanciato dal sindaco Matteo Renzi – ha detto il coordinatore del Movimento – bisognerebbe però che il primo cittadino, che ha dimostrato di essere molto bravo a contrattare con il passato governo, riesca a farsele dare”. Capitolo questo complicato. Renzi pochi giorni fa ha dichiarato che la questione delle caserme più che un gol per la città è stato un palo. Vicini ma non abbastanza insomma. Attualmente il patrimonio immobiliare militare giacente ed inutilizzato sembrerebbe destinato a prendere la via della vendita più che della cessione Stato –Comuni.