Casa, il Movimento: "Basta regali alle cooperative amiche"
Nuova protesta del Movimento per la casa: "Il Comune usa i soldi dell'emergenza abitativa per fare affari: 656 euro al mese a persona"
Strutture non dignitose, alloggi fatiscenti, stanze con 8 posti letto, bagni condivisi da 20 persone tra adulti e bambini, orari fissi per entrare e uscire: è la fotografia scattata dal Movimento di lotta per la casa sulle condizioni di chi, sfrattato o comunque rimasto senza un tetto sulla testa, vive nelle strutture comunali.
Il Movimento torna poi a denunciare la gestione dell'emergenza abitativa e a chiedere il blocco degli sfratti. "I soldi per affrontare meglio la situazione ci sono. Il Comune spende centianaia di migliaia di euro per l'accoglienza abitativa, ma vengono usati per fare affari attraverso le solite cooperative amiche - accusa Luca Toscano -. Basta pensare che in media vengono spesi 656 euro a persona al mese: una cifra con la quale si potrebbe trovare un affitto anche sul libero mercato. Con una gestione migliore si potrebbe spendere molto meno e offrire un alloggio a molte più persone".
I dati sono stati calcolati dal Movimento in base alla spesa di Palazzo Vecchio negli ultimi due mesi: "362mila euro per 276 persone ospitate: si fa presto a fare il calcolo", prosegue Toscano, che chiede all'amministrazione di usare il "tesoretto" di 40 milioni nelle casse di Palazzo Vecchio per affrontare l'emergenza.
"Siamo arrivati al paradosso: l'assessore al bilancio si vanta del tesoretto, mentre quello al sociale Sara Funaro lo nega pur di non venirci incontro", conclude Toscano, che delinea uno scenario fosco per il futuro: "Ad oggi si viaggia ad una media di circa 130 sfratti al mese e la situazione non migliorerà: nei prossimi anni ne sono stati programmati oltre 5mila".
