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Movida e alcol, decalogo anti-sballo: in discoteca solo sopra i 16 anni

Il sindaco Nardella: "Far inserire di nuovo la licenza per la vendita di alcolici"

Un piano in dieci mosse per l’uso responsabile degli alcolici e la lotta allo ‘sballo’. È il risultato dell’incontro di oggi a Palazzo Vecchio tra il sindaco Dario Nardella, i gestori delle principali discoteche fiorentine e i rappresentanti delle categorie economiche. 

“Dieci punti che partono da un principio – ha spiegato il sindaco Nardella - non è vietato bere, ciò che non è accettabile è bere senza essere consapevoli e responsabili. Non possiamo esporre i nostri giovani, specie se minorenni, a rischi molto seri per la loro salute come abbiamo visto a Firenze qualche giorno fa. Voglio ringraziare per la collaborazione i rappresentanti dei principali locali della nostra città perché questi dieci punti rappresentano un impegno comune che va dai controlli più rigorosi all’ingresso nelle discoteche e nei locali, anche attraverso l’uso dell’etilometro, alla condivisione di un progetto per avere personale preparato dal punto di vista sociosanitario per informare e assistere i ragazzi nei locali. Inoltre – ha proseguito Nardella - condivideremo a partire da settembre una campagna nelle scuole per rendere i ragazzi consapevoli dell’importanza di divertirsi con la testa. Mi farò carico di condividere con il prefetto e le forze dell’ordine un pacchetto di misure per vietare la vendita di alcolici fuori dai locali adibiti a partire dalle 21, oltre che il consumo in contenitori di vetro nelle strade, che rappresenta anche un rischio per la sicurezza in generale. Una strategia in 10 mosse che assumiamo come città di Firenze. Vogliamo diventare un laboratorio a livello nazionale, una città all’avanguardia nella quale ci si può divertire, ma dove ci si fa carico della salute dei ragazzi. Infine – ha concluso il sindaco - avanzeremo al parlamento e al governo una proposta molto concreta: ripristinare la licenza per la vendita di alcolici. Oggi siamo all’assurdo per cui è necessaria la licenza per vendere un pacchetto di sigarette, ma non ci sono filtri rilevanti per chi vende superalcolici. Anche questo è un elemento di convivenza civile”. 

Questi i dieci punti della strategia condivisa: 
1.    campagna di educazione tra i ragazzi delle scuole superiori con presenza di sindaco, esperti e testimonial;
2.    progetto, con le categorie economiche e l’assessorato alle politiche giovanili, per la presenza di operatori con competenze sociosanitarie all’interno dei locali a supporto dei ragazzi per informazioni, consulenze e assistenza; 
3.    defibrillatore obbligatorio nei locali e, nell’ambito del progetto precedente, richiesta di supporto alla Asl per formare gli steward fornendo loro certificazione Blsd;
4.    impegno da parte delle discoteche a limitare l’ingresso ai soli over 16 e al rispetto delle norme sulla somministrazione delle bevande alcoliche ai minori di 18 anni;
5.    impegno da parte dei gestori dei locali a organizzare eventi alcol free per i minorenni in fasce orarie separate, con funzioni anche di informazione sul divertimento in condizioni di sicurezza.
6.    impegno all'utilizzo degli etilometri da parte degli addetti al controllo all'ingresso. I gestori si impegnano a una rigorosa selezione con controlli e verifica dello stato in cui la persona si trova all’arrivo nel locale. Chi è in stato di ebbrezza non entra;
7.    promozione presso il parlamento e il governo del reinserimento della licenza per la vendita di alcolici;
8.    a settembre proposta di delibera del Consiglio comunale sulla disciplina della vendita di alcolici che riproponga i contenuti della precedente ordinanza del sindaco annullata dal Tar ma con maggiori restrizioni e la previsione di anticipare alle 21 (anziché alle 22) il divieto di vendita di alcolici da asporto, in modo da allineare l’orario a quello di chiusura dei supermercati;
9.    richiesta al prefetto dell’introduzione del divieto, dopo le 21, di consumo in contenitori di vetro all’aperto fuori dagli spazi adibiti;
10.    richiesta al Consiglio metropolitano dell’estensione del pacchetto di misure a tutta la città metropolitana, con conseguente adozione nei 42 comuni.

All’incontro di oggi a Palazzo Vecchio erano presenti Alessandro Coragli (Tenax), Luciano Belli (Yab), Carlo Caldini (Space e Confcommercio), Antonio D’Onofrio (Otel), Alessio Giannelli (Disco Antella), Alessandro Bellucci (Viper) Riccardo Tarantoli (Red Garter), Sandro Tarchiani (Nextech), Claudio Bianchi (Confesercenti), Aldo Cursano (Fipe Toscana). Il Comune si farà carico di predisporre un documento per la condivisione da parte anche degli altri gestori. 

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