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Cronaca

Mugello: curiosità e storie da sapere sul Motomondiale

Aneddoti e tradizioni legati al Motomondiale: dalla maledizione di Baccaleo ai motori dei trattori

Per tre giorni, ogni anno, dal 1994 l’autodromo del Mugello diventa la capitale mondiale del motociclismo. Una gara importante dal punto di vista sportivo ma che, con il passare degli anni, è diventata molto di più: un vero e proprio fenomeno di costume con le sue tradizioni e i suoi aneddoti.

Al Mugello non si dorme. Lo avrete sicuramente sentito dire durante una telecronaca del Motomondiale, oppure lo avrete letto su un post di Facebook di un vostro amico che è andato a vedere i suoi idoli su due ruote. Ma al Mugello per tre giorni non si dorme davvero. E’ ormai una tradizione portare i motori di trattori o di altri mezzi pesanti, accenderli e farli andare per tutta la notte. Il rumore dei motori accesi risuona in tutta la valle e all’interno dell’autodromo è impossibile riuscire a chiudere occhio. E’ l’ultima tradizione sopravvissuta alle nuove regole sulla sicurezza introdotte all’autodromo in occasione del Motomondiale. Fino a qualche anno fa, a conclusione della gara delle MotoGp, era possibile fare l’invasione di pista a piedi e anche a bordo della propria moto. Una usanza che è stata proibita dopoché alcune persone sono state investite.  

L’autodromo è uno dei pochi in Italia dove è possibile accamparsi all’interno. Il circuito è costeggiato da boschi e campi. Fino a quando non sono state installate delle recinzioni in lamiera lungo il perimetro dell’autodromo c’era chi cercava di entrare a vedere le gare senza passare dagli ingressi principali: in gergo “scavalcava”. C’era chi, durante la notte, tagliava gli alberi vicini all’autodromo in modo che cascassero sulla rete metallica che delimitava il circuito, così gli alberi creavano un varco nella rete e per un po’ la caduta distraeva gli addetti alla sicurezza. C’è stato poi chi si è lanciato dalla cima di una delle colline vicine all’autodromo a bordo del proprio motorino con la speranza di poter scavalcare la recinzione E addirittura chi conosceva i sentieri più sconosciuti che dai boschi portavano direttamente all’interno del circuito. Tutti coloro che hanno fatto servizio di sicurezza durante il Motomondiale ricordano ancora quello che si fece legare sotto il camper di un amico per eludere i controlli all’ingresso. 

Avete notato che nei giorni di Gran Premio all’autodromo del Mugello spesso piove? E’ la maledizione di Baccaleo, un frate vissuto da queste parti nell'800. Lasciò scritto di voler essere seppellito nel suo podere, lontano dal paese, e non nel cimitero, insieme a tutti gli altri. Baccaleo aveva scelto di essere sepolto nella campagna di Scarperia per riposare in pace ma il destino ha voluto che proprio li fosse costruito l'Autodromo. Il suo fantasma ogni anno si vendica contro chi calpesta la sua quiete mandando nuvole e pioggia.
Vedremo se lo spirito di Baccaleo si vendicherà anche quest’anno, anche se per domenica è previsto cielo sereno.

Motomondiale Mugello 2017

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