Mostro di Firenze: chiesta la revisione del processo ai "compagni di merende"

Alcuni legali impegnati nel caso dei delitti del cosidetto 'Mostro di Firenze' chiederanno alla corte di appello di Genova, per competenza, la revisione della sentenza di condanna del processo ai 'compagni di merende' con cui vennero condannati per i duplici omicidi delle coppiette, in via definitiva, Mario Vanni all'ergastolo e Giancarlo Lotti a 30 anni, poi entrambi deceduti.

L'iniziativa è stata annunciata dall'avvocato Valter Biscotti che assiste una sorella di Nadine Mauriot, uccisa agli Scopeti nel settembre 1985, e dall'avvocato Antonio Mazzeo che assiste i familiari della stessa Mauriot e del compagno Jean Michel Kraveichvili, anche lui ucciso nella campagna sancascianese. Formalmente, l'istanza di revisione verrà presentata da Paolo Vanni, nipote di Mario Vanni, assistito dall'avvocato Biscotti.

Mostro di Firenze: l'inchiesta sulla cartuccia 'farlocca' nell'orto di Pacciani verso l'archiviazione

"Non ci possono essere più dubbi su cosa fare, specie dopo aver scoperto che la cartuccia rinvenuta nell'orto di Pacciani era artefatta - hanno spiegato i due avvocati -. La procedura di revisione è l'unica strada per fare chiarezza e come prima cosa si espleterà una nuova e più aggiornata consulenza tecnica entomologica per definire il giorno esatto del duplice omicidio degli Scopeti".

Gli avvocati lamentano anche difficoltà al Palazzo di Giustizia di Firenze "per accedere agli atti dei processi celebrati e in particolare al processo Pacciani e al processo 'Compagni di merende'. Questa è una palese violazione delle norme del codice di procedura penale - sostengono -. Sembra quasi uno scaricabarile tra corte d'assise e procura. Sta di fatto che nessuno provvede ad assumersi la responsabilità dell'accesso agli atti".

Sulla questione, concludono gli avvocati, "è già pronto un esposto che finirà dritto sul tavolo del prossimo ministro della Giustizia".