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Cronaca

Moschea, si avvicina lo sfratto e sale la tensione: la Lega conferma il presidio nel giorno che è anche di preghiera

Il sindaco Nardella chiede di abbassare i toni e si appella anche “al senso di responsabilità ed equilibrio delle forze dell'ordine”. Critiche da Fdi e Carroccio

Tra una settimana esatta, venerdì 16 dicembre, è fissato lo sfratto per la moschea di piazza dei Ciompi.

“La situazione è molto delicata. Invito tutti a mantenere i toni bassi e a non strumentalizzare la vicenda. Confido nel senso di responsabilità e di equilibrio delle forze dell'ordine, perché stiamo parlando di migliaia di persone che pacificamente esercitano un diritto fondamentale: quello di pregare. Dobbiamo in tutti i modi evitare un'escalation di tensione”, ha detto ieri il sindaco Dario Nardella, intercettato a margine di un evento pubblico, all'Agenzia Dire.

Poi un appello alla proprietà del fondo di Borgo Allegri, la società immobiliare pratese Finvi, e ai suoi legali. “Ognuno dia una mano affinché si trovi una soluzione senza strappi, tensioni e contrapposizioni che rischierebbero di sfuggirci di mano. La proprietà lasci aperta una porta per trovare una soluzione che consenta a un'intera comunità di avere un proprio luogo di culto, ovviamente mettendo in regola tutto ciò che va messo in regola, perché abbiamo una grande
comunità, perfettamente integrata in città, che qui vive e lavora e che ha il diritto di pregare così come qualunque essere umano. E' un diritto riconosciuto dalla Costituzione”, ha aggiunto Nardella.

Parole condivise dall'imam cittadino Izzedin Elzir, ma aspramente criticate da Lega e Fratelli d'Italia. “Condivido certamente l'appello del nostro sindaco. Alzare i toni non serve a nessuno. Come comunità vorremmo chiudere la vicenda in maniera pacifica, armoniosa. Abbiamo sempre voluto essere un valore aggiunto e non motivo di discussione”, ha detto Elzir alla Dire.

La comunità musulmana ha offerto in passato oltre 500mila euro alla proprietà del fondo, che vuole però invece tornare a disporne. “Stiamo cercando e abbiamo visto tantissimi posti. Se trovassimo un'alternativa ci andremmo subito ma non è facile, per questo chiediamo un aiuto a trovare un altro posto”, ha aggiunto l'imam, che vorrebbe che il futuro luogo di culto resti in centro città.

Fratelli d'Italia: "Appello offensivo"

Di tenore opposto le reazioni che arrivano da destra. “Da Nardella un appello fuori luogo e offensivo, le forze dell'ordine manifestano sempre responsabilità ed equilibrio. Piuttosto inviti la comunità islamica ad individuare soluzioni che, nonostante fughe in avanti e promesse, non ha mai trovato”, dichiarano i consiglieri comunali di Fratelli d'Italia Jacopo Cellai ed Alessandro Draghi, sottolineando che “la proprietà dell'immobile farà ciò che ritiene in base al diritto, non è certo tenuta a fare regali a nessuno”.

“Il sindaco si diletta a fare il maestro di vita, distribuendo consigli non richiesti a forze dell'ordine ed alla proprietà del fondo. Con quale coraggio chiede responsabilità davanti a chi utilizza ed occupa un fondo sotto sfratto da un anno e mezzo?”, attaccano anche i leghisti Federico Bussolin, Michela Monaco e Luca Tani.

La Lega conferma il presidio

Nel frattempo prosegue il lavoro congiunto tra Comune, prefettura e comunità, per arrivare ad una “soluzione sostenibile”, come la definisce Nardella. I fedeli musulmani da quasi vent'anni pregano in un ex fondo, quello appunto di Borgo Allegri, assolutamente non dignitoso per un 'popolo' che a livello metropolitano conta almeno 30mila devoti. La ricerca di uno spazio non ha però finora mai dato buoni esiti.

Con ogni probabilità dalla prefettura partirà l'input per far rinviare lo sfratto del 16. Mentre la Lega soffia sul fuoco e per quel giorno, che peraltro è venerdì, giorno di preghiera che richiama migliaia di fedeli, conferma un presidio proprio di fronte alla moschea “in difesa della legalità”. Per chiedere cioè, in sostanza, che lo sfratto sia eseguito.

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