Sesto, frenata sulla moschea: "Nessun progetto dalla comunità islamica"
Forza Italia presenta il referendum, il sindaco Falchi: "Non hanno comprato il terreno". E il 27 novembre scadono i termini urbanistici
A due anni dalla firma del protocollo d'intesa tra Comune di Sesto fiorentino, Arcidiocesi, Università di Firenze e associazione per la Moschea di Firenze, che dovrebbe portare alla costruzione di un luogo di culto islamico in via Pasolini a Sesto Fiorentino, l'Ucoi, Unione delle comunità islamiche italiane, non ha ancora presentato né progetti né richieste urbanistiche.
Lo ha rivelato Forza Italia presentando il quesito referendario per fermare il progetto. "Non ci sono atti in Comune", ha rivelato la consigliera comunale a Sesto Fiorentino Maria Tauriello. A confermarlo, di fatto, le dichiarazioni rilasciate al quotidiano La Nazione dal sindaco della città Lorenzo Falchi: "La comunità musulmana non ha ancora perfezionato l'acquisto del terreno", ha detto.
"Volete voi che il protocollo d'intesa e la deliberazione comunale stipuli accordi solo dopo che la confessione religiosa musulmana abbia regolato i rapporti con lo Stato, sulla base di intese, con le relative rappresentanze, secondo l'articolo 8 della Costituzione?", è il testo del quesito.
Il 27 novembre decadono i termini per presentare l'istanza per la variante urbanistica: se la scadenza non verrà rispettata per la realizzazione sarà necessario attendere almeno fino alla prossima modifica del regolamento urbanistico.
Il referendum, che dovrebbe tenersi nella primavera del 2020, avrebbe carattere consultivo e non obbligante per il Comune. Il quesito dovrà passare ora al vaglio della commissione comunale che valuterà se renderlo ammissibile. Ammesso che il luogo di culto islamico venga realizzato normalmente, visto il mistero che sta calando sull'opera.