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Cronaca

Moschea: “Non ai margini della città” poi il dialogo con il Comune

Sulla location non si vuole un "luogo di culto ai margini estremi della città". L'idea sarebbe quella di integrare la moschea con i luoghi di preghiera esistenti

Torna la questione moschea fiorentina. L’idea sulla fisionomia che dovrebbe avere il futuro luogo di culto ricalca la bozza presentata oltre un anno fa. Una profilo che integri la cultura locale e quella islamica. E su questo, l'imam nonché presidente dell'Ucoii, Izzedin Elzir, durante un incontro sull'iter di consultazione avviato a Firenze, ha chiarito come lo stile, a cui starebbe lavorando un pool di architetti, sarebbe appunto un misto italiano-islamico. La guida spirituale ha voluto ricordare come al termine della consultazione partirà un dialogo con il Comune per arrivare alla realizzazione vera e propria. "Operativamente, - ha spiegato l'imam -  non stiamo pensando di presentare un progetto come comunità islamica locale, ma di bandire un concorso di idee nazionale per una moschea che possa ospitare circa 1000 fedeli, capienza giusta per la nostra comunità, e che sia, oltre che uno spazio di preghiera, anche un centro culturale aperto alla città".

L'idea è, in ogni caso, ha poi aggiunto, quella di "non dismettere, una volta costruito il luogo di culto, i tre punti di preghiera presenti già adesso in città, uno in centro (Borgo Allegri) e due in periferia (località Poderaccio e Sorgane). A Firenze e provincia, è stato spiegato, ci sono circa 30mila fedeli praticanti islamici. Il massimo livello di partecipazione ad un rito musulmano sul territorio avviene durante la preghiera per la fine del Ramadan, quando, a Firenze, in Fortezza da Basso, si ritrovano circa 6mila persone.

Sulla realizzazione il prossimo mese dovranno pronunciarsi, in tre diverse assemblee, 120 fiorentini scelti a campione insieme a 30 appartenenti della comunità islamica. Quindi, una successiva assemblea, nella quale sarà espresso un parere definitivo, chiuderà a marzo il percorso partecipativo.  A febbraio, in collaborazione con la facoltà fiorentina di architettura, verranno selezionate e indicate cinque aree potenziali per la realizzazione della moschea, una per quartiere.

DOVE - Quanto alla localizzazione della moschea, Izzedin ha escluso che sarà presa in considerazione una location in centro - "non c'é posto, siamo i primi ad esserne consapevoli", ha detto - ma, allo stesso tempo, ha spiegato di non "volere un luogo di culto ai margini estremi della città: altrimenti - ha ironizzato - saremmo andati a chiedere la moschea ai Comuni di Sesto o Scandicci e non a quello di Firenze". L'imam ha anche voluto tranquillizzare i residenti dell'area dove in futuro la struttura sorgerà, relativamente alla possibilità di 'problemi sonori' legati all'esercizio del culto. "I nostri vicini potranno stare tranquilli - ha sorriso - non ci saranno le preghiere dei muezzin a svegliarli durante le prime ore del mattino".
 


 

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