Moschea, la Lega sulle barricate: "Pronti ad un presidio in piazza Ciompi”

“Pronti ad un presidio in piazza Ciompi”. Lo annuncia la Lega, con il capogruppo in Palazzo Vecchio Federico Bussolin. Oggetto del contendere è la moschea di Borgo Allegri, che si affaccia in piazza Ciompi. Un vecchio fondo commerciale da anni utilizzato dalla comunità per pregare, nonostante gli spazi angusti e che obbligano i fedeli a dividersi su più turni.

“Sono giorni che il sindaco Nardella gioca a nascondino sullo sfratto dei locali della moschea. Hanno avuto un anno e mezzo per trovare soluzioni serie e non improvvisate, ma hanno preferito non dare risposte alla comunità islamica locale per meri equilibri politici interni alla maggioranza”, attacca Bussolin.

Il tema è, appunto, quello dello sfratto della moschea. E' stato fissato dal tribunale per il prossimo 16 dicembre, come rivelato nei giorni scorsi dal Corriere Fiorentino. "L’obiettivo condiviso tra amministrazione comunale e prefettura è svolgere ogni possibile tentativo e iniziativa per garantire la continuità delle attività di culto della comunità musulmana nel rispetto della situazione legale che interessa l’immobile", ha fatto sapere Palazzo Vecchio.

Lo sfratto è stato chiesto dalla società proprietaria del fondo, una società immobiliare di Prato e tra meno di un mese la comunità di fedeli dell'area fiorentina, circa 30mila a livello metropolitano, rischia di restare senza un luogo di culto di riferimento, pur assolutamente insufficiente.

“Adesso si potrebbe arrivare a nuovi tecnicismi urbanistici per favorire nuovi luoghi di culto. Finiamola. No a scelte improvvisate per una nuova Moschea in città”, attacca però Bussolin, che parla di “favoritismi” alla comunità islamica, “che già si è permessa di respingere due volte l'accesso dell'ufficiale giudiziario per lo sfratto. Quale famiglia fiorentina sotto sfratto ad oggi avrebbe goduto di tali vantaggi?”.

Le ultime proteste della Lega arrivano dopo le indiscrezioni uscite da Palazzo Vecchio e dall'assessora all'urbanistica Cecilia Del Re, che lavorerebbe per favorire il cambio di destinazione d'uso di determinate strutture in “luoghi di culto” - modifica da inserire nel prossimo piano operativo - così da favorire anche, finalmente, la possibilità di avere una moschea che possa andare incontro ai bisogni della comunità. Ma questo la Lega, sempre ostile in passato ad ogni ipotesi di nuova moschea e ora di nuovo pronta alle barricate, lo vuole evitare a tutti i costi, quindi l'annuncio del presidio in piazza.